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Una rete di essere umani. L’iniziativa Next Generation Internet

robot killer, Mise

Si è aperto oggi a Barcellona l’edizione 2019 del Mobile World Congress: “Intelligent connectivity”, 5G e Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale (Ia) e big data i principali focus.

Questa mattina è stato presentato l’ultimo Report Gsma sul 5G nel mondo e sull’industria delle telecomunicazioni, dal titolo “The mobile economy 2019”. Dati molto positivi secondo il rapporto, 32 milioni di persone gli occupati, per un totale di 3.900 miliardi di dollari di valore economico aggiunto nel 2018, pari a circa il 4,6% del Pil mondiale – stimato in crescita al 4,8% del Pil globale entro il 2023, per circa 4.800 miliardi di dollari di valore. Inoltre, nei prossimi 15 anni, si stima che la tecnologia 5G possa contribuire all’intera economia mondiale con 2.200 miliardi di dollari, in settori chiave quali finanza energia e utilities.

In generale, le connessioni IoT triplicheranno entro cinque anni fino ad arrivare a 25 miliardi in totale, generando ricavi per 1.100 miliardi di dollari: un’economia in salute, quindi.

Il direttore generale di Dg Connect Roberto Viola ha presentato durante la manifestazione l’iniziativa Next Generation Internet, già anticipata da Formiche.net (qui l’approfondimento), nata con l’obiettivo di sviluppare una rete web incentrata sull’uomo, inclusiva e decentralizzata, che risponda ai bisogni dei cittadini, tra cui la fiducia, la sicurezza e l’inclusione: una rete di esseri umani.

Oggi Internet è considerato il motore cardine della digitalizzazione della società e dell’economia. Si può osservare una profonda trasformazione nel modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda, mentre tutto sta diventando connesso e i confini tra il mondo reale e quello digitale si stanno progressivamente offuscando. Con l’esplosione dell’Internet delle cose, dei contenuti multimediali e dei social media, Internet sta diventando uno spazio dati su vasta scala con una raccolta e disponibilità di dati e informazioni senza precedenti. L’intelligenza artificiale consentirà di estrarre significato da questi dati e di incorporare autonomia e intelligenza in reti, oggetti e servizi connessi.

Tuttavia – ha osservato Viola – quello che abbiamo recentemente osservato è uno spostamento nel dibattito pubblico su Internet sulla questione della “fiducia”. Gli utenti esprimono un crescente livello di sfiducia nei confronti delle piattaforme di social media, dei motori di ricerca e delle società di tecnologia Internet, e molti ritengono che i social media abbiano troppo potere. Sarà difficile fare di più su internet senza ripristinare la fiducia. Questo è stato il tema principale anche del Forum sulla governance di Internet che si è tenuto lo scorso novembre a Parigi, dove è stata unanimemente riconosciuta la necessità di sviluppare un Internet basato sulla fiducia e sul rispetto dei valori fondamentali.

L’Europa ha già messo in atto una serie di misure molto avanzate per inquadrare e supportare lo sviluppo di Internet all’interno del framework del mercato unico digitale. Il regolamento Open Internet per l’accesso e la distribuzione dei contenuti online, il Gdpr per la protezione dei dati personali, la direttiva Nis per la sicurezza informatica.

L’INIZIATIVA NEXT GENERATION INTERNET 

Al centro dell’iniziativa Next Generation Internet (Ngi) c’è un programma di ricerca e innovazione, sostenuto da 270 milioni di euro in finanziamenti Ue fino al 2020. Il programma si concentra sulle aree tecnologiche chiave che guideranno lo sviluppo di Internet, tra cui blockchain, intelligenza artificiale, l’Internet of Things, i social media o le tecnologie interattive, nonché quelle a supporto del multilinguismo e dell’accessibilità. Sono state aperte le prime call sui temi della privacy e tecnologie che favoriscono la fiducia, ricerca e gestione decentralizzata dei dati. Le call mirano ad attirare i migliori talenti di Internet a livello europeo ad impegnarsi in Ngi e a contribuire con le loro idee alla creazione di un Internet migliore. Nei prossimi anni saranno lanciate poi altre call su più argomenti: dalle identità elettroniche e come possano supportare nuovi modelli di business basati sulla fiducia; alla blockchain; al servizio e portabilità dei dati su Internet; o per rinnovare l’architettura stessa di Internet. Un premio che mira a sviluppare soluzioni per le sfide dell’innovazione sociale utilizzando le tecnologie di contabilità distribuita è stato già istituito: Blockchain for Social Good.

L’auspicio di Viola è che nell’agenda politica della prossima Commissione e del prossimo Parlamento si mantenga l’obiettivo di un’evoluzione di Internet in linea con i valori dell’Ue e che Ngi diventi un’area d’intervento in Horizon Europe (2021-2027), al fine di supportare in modo integrato l’evoluzione delle tecnologie, delle infrastrutture e delle applicazioni Internet.

Sarà necessaria una forte visione europea – conclude Viola – e un intenso sforzo finanziario, combinando finanziamenti pubblici e privati, europei e nazionali se l’Europa ha l’ambizione di assumere un ruolo guida a livello mondiale nella tecnologia umana, come sottolineato anche dal presidente Juncker nel suo discorso sullo Stato dell’Unione a settembre. L’intento è guardare alla tecnologia, alle tante tecnologie, non solo come fine a se stesse, ma come leva di un progetto umano.

infografica


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