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Investimenti e regole certe. I suggerimenti del comparto del trasporto aereo al governo

Una spinta agli investimenti pubblico-privati, un rapido intervento normativo per adattare la governance nazionale e un focus specifico per le nuove tecnologie. Sono le indicazioni che il comparto dell’aviazione manda al governo, emerse dalla Conferenza nazionale sul trasporto aereo organizzata a Roma dal ministero guidato da Danilo Toninelli, che intanto in mattinata ha incassato al Senato il respingimento della mozione di sfiducia nei suoi confronti. Coordinato dal sottosegretario Armando Siri, l’evento ha riunito per due giorni tutti i protagonisti del settore, gettando le basi per una strategia nazionale che ha l’obiettivo di cogliere sfide e opportunità di una crescita che si preannuncia impressionante, con un aumento di 70 milioni di passeggeri nel nostro Paese previsto nei prossimi dieci anni.

LE PAROLE DI CENTINAIO…

Dopo l’apertura di ieri affidata a Toninelli, oggi i lavori sono stati aperti dal ministro dell’Agricoltura e del turismo Gian Marco Centinaio. “La sfida del futuro – ha detto – è muoversi il più velocemente possibile, cercando di dare risposte che cittadini e turisti stanno chiedendo al sistema-Italia”. Per questo, ha aggiunto, occorre “migliorare il trasporto su gomma, potenziare ulteriormente quello su rotaia, ma anche confermare l’eccellenza che abbiamo sul trasporto aereo”, un settore che vale il 3,6% del Pil nazionale. Poi, il riferimento alla Cina, nei giorni di Xi Jinping a Roma e delle preoccupazioni per il memorandum che verrà siglato sabato. Nessun riferimento agli aspetti strategici da parte di Centinaio, ma solo il riferimento ai rapporti col Dragone su export agroalimentare e turismo. Se via Twitter aveva già evidenziato che “il primo carico di arance rosse italiane è arrivato in Cina, un nuovo mercato e grandi opportunità per i produttori italiani”, alla conferenza ha ricordato come il suo omologo di Pechino abbia definito entrambi i Paesi “due superpotenze mondiali per il turismo”.

…E QUELLE DI SIRI

Da parte sua, il sottosegretario Siri ha sottolineato i “feedback molto positivi” arrivati dalla conferenza romana, “un primo appuntamento di cui si sentiva il bisogno” e che ha rappresentato “la bussola da seguire” per la riforma del settore, resa urgente dalla necessità di adattamento a scenari internazionali in profonda evoluzione. In particolare, ha notato Siri, “servono investimenti”, i quali a loro volta richiedono “condizioni favorevoli” su cui ha promesso l’azione di governo. Significa “semplificazione, regole più chiare, tempi della giustizia certi e tasse più basse”. Il problema, ha aggiunto, “è la burocrazia, per cui il governo è impegnato nella faticosissima battaglia per la semplificazione”.

RIFORMARE LA REGOLAZIONE

Per tutto questo, nell’ambito del trasporto aereo, ora il ministero potrà contare su un documento redatto con il contributo di tutti i player del settore, riunitisi a Villa Miani per un evento che contava su partner come Enac, Enav, Leonardo, Assaeroporti e Ferrovie dello Stato. Il documento presentato da Siri rappresenta la sintesi dei lavori dei quattro panel riunitisi ieri, dedicati ad altrettante aree tematiche: trasporto aereo tra regolazione e mercato; innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile; i protagonisti del trasporto aereo; e il sistema aeroportuale nazionale e reti aeroportuali. Per quanto riguarda la regolazione, ha spiegato il relatore Alessio Quaranta, direttore generale dell’Enac, si è partiti dalla consapevolezza che “gli ultimi decenni di liberalizzazione del settore hanno determinato profondi cambiamenti”, per arrivare a proporre “una riforma della governance nazionale per favorire gli interventi normativi”. Prima di tutto, ha rimarcato Quaranta, c’è bisogno di “una semplificazione normativa, economia e tecnica: una light regulation”.

L’APPROCCIO TECNOLOGICO

Poi, serviranno tecnologie all’avanguardia per affrontare flussi di traffico in decisa crescita (nel 2018, i voli sono aumentati dell’8%), un tema su cui si è concentrato il secondo panel, coordinato ieri dagli ad di Leonardo ed Enav Alessandro Profumo e Roberta Neri. È stata quest’ultima a presentare i risultati dei lavori alla plenaria odierna. “Le tecnologie – ha notato – sono fondamentali per la modernizzazione delle infrastrutture del sistema e consentono di cogliere l’opportunità di sviluppo di tutto il trasporto aereo”. D’altra parte, l’aumento del traffico “comporta un ripensamento del sistema in termini di interoperabilità, standardizzazione delle procedure, interconnessione tra diverse tecnologie, sostenibilità ambientale e nuove procedure di sicurezza”, senza dimenticare che “la sicurezza, intesa come safety e security, è la condizione preliminare per un settore dell’aviazione competitivo”.

IL TEMA DEI DRONI

Tra i segmenti in più rapido sviluppo c’è quello dei droni. Data la varietà delle macchine, ha spiegato la Neri, “è necessario definire e attuare rapidamente un quadro normativo basato sul rischio che ne garantirà l’uso in sicurezza nello spazio aereo civile”. Difatti, ha rimarcato, “nel richiamare quanto accaduto lo scorso dicembre presso lo scalo di Londra Gatwick (quanto l’avvistamento di alcuni velivoli a pilotaggio remoto ha bloccato l’enorme scalo per oltre trenta ore, ndr), è emersa la necessità di affrontare a livello sistemico le problematiche relative all’utilizzo sicuro di droni”. La proposta arrivata dal panel è la creazione “di un momento di discussione nazionale, che raccolga i diversi stakeholder per definire strategie di gestione dei nuovi utenti dello spazio aereo senza però compromettere la safety complessiva del sistema aeronautico”.

L’INVITO AL GOVERNO

Su tutto questo, così come sui programmi europei e sull’attenzione alla sostenibilità, è emersa “con chiarezza la comune volontà di collaborazione”, con la richiesta “di fare sistema attraverso iniziative del governo mirate ad assicurare il pieno sviluppo di questo settore; obiettivo deve essere – ha aggiunto l’ad di Enav – assicurare l’accesso allo spazio aereo a tutte gli utenti vecchi e nuovi”. Da qui, ne discendono altre due richieste rivolte all’esecutivo: “creare il necessario supporto agli investimenti privati attraverso interventi mirati con fondi pubblici che possano funzionare da innesco e moltiplicatori per il settore”; e il supporto all’industria e agli attori italiani all’estero, “soprattutto per quanto riguarda il sostegno alle eccellenze nazionali per affermarsi sui mercati internazionali”.

SICUREZZA, SOSTENIBILITÀ E INTERMODALITÀ

Tra le parole più ricorrenti nella due-giorni c’è stata “l’intermodalità”. È fondamentale, ha notato il neo presidente di Enac Nicola Zaccheo, “un processo di costruzione di governance in integrazione intermodale con gli altri sistemi di trasporto”. In altre parole, “l’elemento chiave è lo sviluppo coordinato delle infrastrutture”. Un punto sottolineato anche dal sottosegretario Siri alla chiusura dei lavori. Nel corso dell’evento, ha spiegato, “tutti abbiamo messo un punto su due pilastri su cui c’è l’impegno comune: sicurezza e sostenibilità ambientale”. L’altra parola d’ordine della conferenza del Mit è stata “sintesi”, con il tentativo di riunire l’intera platea degli stakeholder del trasporto aereo che ha trovato il pieno apprezzamento di tutti gli intervenuti.

LE STRATEGIE DEL FUTURO

D’altra parte, l’evento romano rappresenta la prima tappa della “Conferenza nazionale sulle infrastrutture, i trasporti e il territorio”, lanciata dal ministero a fine febbraio con l’obiettivo di “fare sistema” con tutti gli attori coinvolti ed elaborare così i documenti strategici del dicastero. Oltre al trasporto aereo, ci sono altre tre aree tematiche (politiche urbane, mobilità sostenibile e autotrasporto e porti), affidate per competenza ai due sottosegretari (Siri e Michele Dell’Orco) e al vice ministro Edoardo Rixi, il tutto con il coordinamento del ministro Toninelli. Su ognuna di queste verte una consultazione pubblica online, destinata a confluire in un report che sarà la base della strategia nazionale per ciascun ambito.

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