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Ri-belle, la mostra di Sorgenia e La Grande Casa Onlus a sostegno delle donne

Di Emanuela Perinetti

Sorgenia e La Grande Casa Onlus, insieme per un progetto che vede coinvolte alcune donne in uscita da situazioni di violenza. L’8 marzo, in occasione della giornata internazionale della donna, si è quindi aperta la mostra “Ri-belle”, il nome scelto per una collezione di autoritratti realizzati da donne in uscita da situazioni di violenza e maltrattamento che hanno messo su tela ricordi, emozioni, paure, desideri, speranze.

I DATI

Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.

Oltre alla violenza fisica o sessuale le donne con un partner subiscono anche violenza psicologica ed economica, cioè comportamenti di umiliazione, svalorizzazione, controllo ed intimidazione, nonché di privazione o limitazione nell’accesso alle proprie disponibilità economiche o della famiglia. Questi i dati Istat, che non lasciano spazio al dubbio sull’esistenza di una situazione intollerabile per una società civile e da cui ribellarsi è un dovere di tutti, di chi subisce e di chi, come tutti noi, è a conoscenza del fenomeno. Perché molto spesso chi subisce, fa fatica a ritrovarsi, a rinascere, a credere che la bellezza sia ancora una cosa di questo mondo.

IL PROGETTO

Non a caso “Ri-belle” è il nome scelto per una collezione di autoritratti realizzati da donne in uscita da situazioni di violenza e maltrattamento che hanno messo su tela ricordi, emozioni, paure, desideri, speranze. Inaugurata da Sorgenia nella giornata della festa della donna ed e ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti. Sarà visitabile gratuitamente per tutti i weekend di marzo nella sede di Sorgenia dalle ore 15 alle 20.

Ha aperto le sue porte l’8 marzo, non poteva essere altrimenti. Ma noi abbiamo volutamente voluto raccontarla a qualche giorno di distanza. Sia perché, come ha detto durante l’inaugurazione il Campione olimpico di pallanuoto, Amaurys Perez “il giorno della donna non deve essere solo un giorno, ma tutti i giorni”. Non a caso il progetto Ri-belle , non è anch’esso un caso isolato ma un altro tassello che si va ad aggiungere alle iniziative messe in campo dalla prima digital energy company italiana nel mondo del sociale e in particolare nella campagna per dire basta alla violenza contro le donne.

È dello scorso novembre l’hashtag #sempre25novembre che con il supporto di molti atleti e personaggi famosi, tra cui Alessia Ventura e Rachele Sangiuliano anche loro presenti all’inaugurazione di Ri-belle, ha chiesto di sostenere questa iniziativa sui canali social facendosi una foto con il numero 25 e l’hashtag della campagna. Da parte sua l’azienda, per ognuna delle immagini postate, si è impegnata a devolvere 1 euro a La Grande Casa onlus. Il ricavato ha fatto sì che la Grande Casa accompagnasse al lavoro ed a una più piena autonomia sette donne in uscita da situazioni di violenza.

Una campagna non solo di comunicazione ma anche un atto d’aiuto concreto, nel DNA di un’azienda come Sorgenia che come ha dichiarato l’ Amministratore Delegato Gianfilippo Mancini, ha una responsabilità sociale: “Cerchiamo di fare la nostra parte per aiutare chi ci sta intorno. Il tema della violenza contro le donne ci tocca da vicino come credo debba toccare tutte le persone sensibili, tutti gli italiani. È una piaga sociale che non ha una risposta semplice. La risposta in realtà parte proprio da iniziative e azioni come questa, dalla consapevolezza e dalla voglia di ingaggiarsi e impegnarsi nel combatterla”.

LA MOSTRA

Le donne della Grande Casa, donne vittima di violenza si sono messe in gioco e hanno realizzato un’opera bella e concreta, come l’azione di Sorgenia che l’ha sostenuta. Hanno creato qualcosa che avesse anche uno spessore fisico, grazie al supporto dell’artista Reicher che ha coordinato la realizzazione delle opere ha dunque proposto dei telai dal formato 30×30 da approcciare con la tecnica del collage, proprio perché le donne non pensassero di dover possedere delle competenze tecniche. Il collage è infatti una tecnica che permette di scegliere in totale libertà soggetti e materiali. Una donna, ad esempio, ha scelto l’ecografia e la prima lettera scrittale dal figlio. L’oggetto bello che Reicher, come ha dichiarato la stessa artista, aveva intenzione di far produrre alle donne “necessitava un soggetto importante tanto quanto le storie di queste signore che hanno rappresentato sé stesse attraverso immagini a loro care: strappi di giornali, canzoni, fotografie”.

La mostra “Ri-belle”, non è essa stessa un caso isolato ma il risultato di un percorso, il frutto di un laboratorio costruito insieme alle donne e alle educatrici, un’opportunità che Sorgenia e la Grande Casa hanno voluto offrire loro perché avessero la possibilità di raccontarsi attraverso la modalità dell’arte, con le educatrici al fianco, ma senza pensare di doversi raccontare per forza. Così queste donne, vittime di violenza e a lungo chiuse in se stesse, sono riuscite a liberarsi, a dire qualcosa di sé che forse neanche loro conoscevano del tutto.

Il prodotto sono quadri, belli e leggeri, di cui le donne sono molto orgogliose anche perché hanno potuto vedersi da un altro punto di vista, hanno scoperto delle cose di sé e le hanno comunicate.

È una mostra lieve, delicata, allegra ma al tempo stesso emozionante perché nei 21 autoritratti le donne regalano al visitatore un pezzo della propria storia. Un regalo prezioso di cui ci siamo sentite onorate e di cui vi invitiamo a godere nella comune convinzione che l’arte e la bellezza abbiano un importante potere terapeutico. Per chi realizza e per chi osserva.

La mostra “Ri-belle” è visitabile presso la sede Sorgenia: via A. Algardi 4, Milano (MM Portello o Lotto), con ingresso gratuito e ai seguenti orari: l’8 marzo dalle 10 alle 13; nei weekend di marzo dalle ore 15 alle 20.

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