Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Elezioni in Thailandia, chi sono e cosa propongono i candidati

Domenica 24 marzo ci saranno le elezioni generali in Thailandia. Si tratta del primo appuntamento elettorale dopo il colpo di Stato del 2014. I partiti si contendono il voto degli elettori indecisi con promesse che riguardano soprattutto le riforme economiche. Le tre principali formazioni politiche nei sondaggi sono Pheu Thai, il Partito democratico e Palang Pracharath, partiti che molto probabilmente dovranno arrivare ad un accordo per una coalizione di governo.

Prayuth Chan-ocha, il generale alla guida di Palang Pracharat, attualmente al potere, spera di essere rinnovato. Non è un politico carismatico, ma sta cercando di creare una nuova empatia con l’elettorato. Durante la campagna elettorale ha cercato di fare vedere un lato più umano, senza la divisa militare, ma non ha raccolto ancora frutti secondo gli ultimi sondaggi.

Il principale rivale del primo ministro thailandese alle prossime elezioni è Sudarat Keyuraphan, leader del partito Pheu Thai, già ministro della Sanità e dell’Agricoltura. È stata censurata dalla politica per cinque anni dopo la caduta del governo nel 2006, e ora è tornata come protagonista. Nonostante sia molto seguita tra lavoratori e contadini, non è riuscita a dare un’impronta personale al suo discorso elettorale.

Un altro candidato nelle elezioni generali thailandesi è Abhisit Vejjajiva, che si presenta con il partito più antico del Paese, il Partito Democratico. Appassionato di calcio inglese, ha frequentato l’Università di Oxford. È molto popolare al sud della Thailandia.

Ma la vera grande sorpresa è il giovane Thanathorn Jungrungreangkit, soprannominato il Barack Obama thailandese. Seguendo la tendenza globale di tagliare con i partiti tradizionali, anche in Thailandia molti elettori sostengono questo outsider della politica.

Nato a Bangkok nel 1978, questo giovane imprenditore (miliardario) è il leader e fondatore del partito Future Forward, favorito tra i sette milioni di ragazzi che voteranno per la prima volta.

La rivista Forbes lo considera uno dei 50 asiatici da tenere sott’occhio. Un ragazzo che ha fatto fortuna nel settore delle auto e si è cimentato nella politica grazie ad uno strategico uso dei social network, come fece all’epoca l’ex presidente americano Barack Obama.

“Sport estremi e politica sono la sfida – ha detto Thanathorn in un’intervista a Il Foglio -. Qualcosa che ti sembra impossibile finché non lo fai. E mentre lo fai cominci a capire te stesso. Non ci sono differenze tra cultura fisica e mentale”.

Ha un’agenda progressista: vuole ridurre il numero di militari, eliminare il servizio militare obbligatorio e il bilancio per la difesa, oltre a riformare il sistema fiscale.

Alcuni analisti prevedono che avrà tra 20 e 30 seggi; un ottimo risultato per la prima volta alle urne di un partito e un numero decisivo per i negoziati all’indomani del voto.

×

Iscriviti alla newsletter