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L’Europa (e anche l’Italia) divisi sulla crisi venezuelana

maduro

Il Venezuela divide ancora. Mentre metà del Paese vive ancora al buio, dopo il blackout iniziato lunedì sera, l’Europa si spacca in due visioni diverse sulla crisi venezuelana. Il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione sul Paese sudamericano e ha visto due frazioni opposte confrontarsi. È stato bocciato un emendamento che chiedeva il rifiuto categorico dell’uso della violenza o un intervento militare per rispondere all’emergenza dei venezuelani, con il voto contrario del Partito Popolare Europeo, Liberali e Conservatori.

Infine, la risoluzione sul Venezuela è stata approvata con 310 voti (120 contrari e 152 astensioni) il riconoscimento del presidente ad interim Juan Guaidó e chiede agli Stati membri che ancora non l’hanno legittimato come capo dello Stato venezuelano di farlo al più presto. Per di più, è stato chiesto l’aumento delle sanzioni europee contro il regime di Nicolás Maduro e il richiamo a nuove elezioni presidenziali “liberi, trasparenti e credibili”. Gli europarlamentari hanno condannato la repressioni e la crisi umanitaria che vivono i venezuelani.

Anche l’Italia resta divisa sulla crisi venezuelana. Mentre il Movimento 5 Stelle sembra sostenere ancora il regime, la Lega si è schierata dalla parte di Guaidó – senza però votare contro la mozione del Parlamento italiano qualche mese fa -.

La delegazione del partito pentastellato sostiene che la risoluzione votata dal Parlamento Europeo “è sproporzionata e non favorisce il processo di pace avviato dalle Nazioni Unite e le negoziazioni portate avanti dal gruppo di contatto internazionale, di cui l’Italia fa parte. Ci saremmo aspettati dal Parlamento europeo una maggiore enfasi su una via d’uscita pacifica della crisi. L’opzione militare non può essere sul tavolo”.

Il M5S insiste di volere restare dalla parte del dialogo, della pace e del popolo venezuelano, in linea con la politica estera votata a gennaio dal governo del premier Giuseppe Conte: “Non siamo dalla parte di Maduro, ribadiamo la nostra preoccupazione per la situazione umanitaria, ma crediamo che solo con il coinvolgimento di tutti gli attori, interni ed esterni al Paese, si possa arrivare a quella pace duratura che merita il popolo venezuelano”.

“Non si è mai visto un governo con due diverse linee in politica estera – ha dichiarato in una nota il deputato di Forza Italia, Deborah Bergamini -. Oggi la Lega al Parlamento europeo ha votato con Forza Italia e Fdi la risoluzione per elezioni libere in Venezuela. Il M5S ha votato contro. Ancora una volta si conferma ciò che il presidente Berlusconi sostiene da tempo: il centrodestra è e sarà l’unica maggioranza naturale rappresentativa del popolo italiano. In Italia e in Europa”.

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