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Il realismo magico di García Márquez sbarca su Netflix

Dopo un successo sterminato, Netflix sceglie di mettere mano ai grandi classici della letteratura. Mercoledì 6 marzo, la piattaforma ha annunciato l’acquisto dei diritti per produrre una serie sul famoso romanzo “Cent’anni di solitudine” del premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez. Dopo più di 50 anni dalla pubblicazione, questa è la prima volta che il libro viene portato sugli schermi.

In un articolo, The New York Times ricorda che questa non è la prima volta che ci provano. In un’intervista per il quotidiano americano, Rodrigo García, figlio dello scrittore, ha raccontato che sono state respinte molte richieste in questi anni. Preoccupava che la storia non potesse essere tradotto nel linguaggio cinematografico, per cui le offerte non sono state prese in considerazione.

In più, c’era il desiderio di mantenere lo spagnolo come lingua della produzione. “Negli ultimi tre o quattro anni, il livello, prestigio e successo delle serie è aumentato molto – ha raccontato Rodrigo García al NYT -. Netflix è stato uno dei primi a confermare che la gente è disposta a vedere serie prodotte in altre lingue con i sottotitoli. Quello che sembrava un problema non lo è più”.

Francisco Ramos, vicepresidente dei contenuti per America latina e Spagna di Netflix, ha dichiarato che aveva cercato di acquistare i diritti prima, ma senza successo. Ora con il successo della serie “Narcos” e del film “Roma”, Netflix ha dimostrato che si più fare più contenuto in spagnolo per il mercato internazionale.

Non si sa ancora chi farà parte della produzione della serie sul libro di García Márquez. Le uniche certezze è che sarà girata in Colombia e che i fratelli García, Rodrigo e Gonzalo, parteciperanno indirettamente nella produzione.

Tradotto in 46 lingue, “Cent’anni di solitudine” ha venduto più di 50 milioni di copie. Ramos è convinto che sarà “magico e molto importante per i colombiani e per l’America latina, ma si tratta di un romanzo universale”.

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