Sarà il Tribunale Supremo di Giustizia del Venezuela a fare i conti con il presidente ad interim, Juan Guaidó. María Alejandra Díaz, membro dell’Assemblea Nazionale Costituente (creata da Nicolás Maduro per contrastare la maggioranza del Parlamento) ha dichiarato in un’intervista al sito russo Sputnik che l’istituzione riaprirà un processo penale contro il leader dell’opposizione per avere violato il divieto di uscire dal Paese.
“Guaidó ha violato la misura cautelare deliberata dal Tribunale Supremo di Giustizia. E sarà questo organismo a riaprire il processo per questa sfida, per la disobbedienza dell’ordine di un tribunale”, ha anticipato il politico simpatizzante del regime di Nicolás Maduro.
Secondo Sputnik, Díaz è anche avvocato costituzionalista, e ha ricordato che per adesso Guaidó non è ancora imputato formalmente di alcun reato: “Lui non è imputato in maniera formale. Quale sarà il reato? Non è accusato di tradimento alla patria, né usurpazione. Guaidó però ha violato una misura cautelare. Sarà la Procura e il Tribunale Supremo di Giustizia a studiare le prossime azioni contro di lui”.
Díaz ha aggiunto che si tratta di “un signore che esercita pienamente l’esercizio dei suoi diritti, smontando così la matrice di opinione che in Venezuela c’è una dittatura e lui è un perseguitato politico”.
Il 29 gennaio, il Tribunale Supremo di Giustizia ha vietato l’uscita dal Paese a Guaidó perché indagato per delitti contro la Costituzione. Tuttavia, il 25 febbraio Maduro ha detto che Guaidó dovrà rispondere davanti alla giustizia.
