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Perché il Tesoro ha fatto il pieno coi Btp. Parla Longo

La buriana dei mesi scorsi sembra essere passata. Il Tesoro ha collocato molto bene i Btp a 3 anni (di prima emissione) a 7 e 20 anni raccogliendo il target prefissato di 7,75 miliardi di euro.  “Il Tesoro ha alzato l’asticella della sfida” spiega a Formiche.net Vincenzo Longo, market strategist per Ig Group, specializzato nell’analisi tecnica e fondamentale dei mercati finanziari equity, forex, bond e commodity. “Da giugno scorso con la nascita del nuovo governo, le emissioni si erano sostanzialmente ridotte, c’era molta prudenza e paura per l’instabilità politica. Ma da gennaio il trend si è invertito e ci sono segnali di fiducia da parte degli investitori perché il Btp rappresenta ancora un buon investimento”.

Eppure le critiche non mancano, da Fmi a Ocse sotto accusa sono le stime del nostro Pil che potrebbero far sballare i conti…

“Anche le banche d’affari, l’ultima Golman Sachs, hanno sforbiciato le stime di crescita per l’Italia ma i mercati stanno accogliendo bene l’emissione dei titoli di stato grazie al cambiamento dell’atteggiamento delle banche centrali, in questo caso della Bce, che sono tornate a mettere mano al portafoglio con un atteggiamento più accomodante, riportando la calma sul comparto governativo”.

Tutto merito di Draghi, quindi?

Diciamo che questa politica monetaria, il fatto di non essere intervenuti sui cambi che verranno lasciati sostanzialmente fermi almeno fino alla fine dell’anno e, soprattutto, l’annuncio di una nuova tranche di Tltro per il sistema bancario, hanno tranquillizzato i mercati e di questo ovviamente se ne beneficia anche il nostro Paese.

Lo scenario potrebbe essere a breve termine. L’agenzia Moody’s prevede la possibile caduta del governo gialloverde dopo le elezioni europee…

Paradossalmente questo almeno per noi non è driver negativo. A parte qualche problema legato all’annuncio della caduta dell’esecutivo che potrebbe destare qualche tensione, la maggiore chiarezza potrebbe giovare a tutti e si potrebbe registrare anche maggiori investimenti.

Non capisco, è meglio che cada il governo?

Parliamo ovviamente di ipotesi di scenari. Se ci fosse un nuovo esecutivo di centrodestra potrebbe essere un segnale molto rassicurante per i mercati. Agli investitori piacciono gli investimenti, scusi il gioco di parole. Se dovesse esserci un esecutivo che non pratica politiche assistenzialiste ma invece spinge sull’acceleratore per investimenti sulle grandi opere con misure per spronare l’economia, troverebbe il placet degli investitori. In ultima analisi il deficit fatto per creare posti di lavoro e aiutare le imprese non spaventa anzi incoraggia chi vuol mettere i propri capitali nel circuito italiano, nonostante l’alto debito pubblico.

Già anche perché alla fine i Btp se portati a scadenza offrono comunque buoni rendimenti…

Avere un Btp a 10 anni con un rendimento a 2,8%, mentre la Germania paga solo lo 0,13% è di forte appeal per gli investitori che capiscono che il rischio percepito sull’Italia è diverso da quel che si vuol far credere. Certo siamo lontani da quel 7% offerto nel novembre del 2011 in cui l’Italia si diceva fosse a rischio default, ma i rendimenti dei nostri Btp sono di tutto rispetto sia per i piccoli risparmiatori che per le grandi banche d’affari.

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