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Il figlio di Bolsonaro va da Orban e poi incontra Salvini e Torregiani

“Ringrazio il deputato federale Eduardo Bolsonaro che da sempre ha aperto il cammino e ci ha rappresentati in maniera onorevole in diversi Paesi che prima sospettavano di noi. Oggi, come presidente della Commissione di rapporti esteri della Camera, è stato ricevuto da Viktor Orban, premier ungherese, che si è messo a disposizione del Brasile, con l’esperienza di successo dell’Ungheria nella transizione da un’economia chiusa ad un’economia aperta e libera”.

Queste le parole del presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, in riferimento al viaggio a Budapest del deputato, nonché suo figlio, Eduardo. Insieme al post, pubblicato su Facebook, ha postato uno scatto dei due che si stringono la mano (nella foto).

“Grazie per avermi ricevuto nella sede del governo, poco prima di un giorno festivo, primo ministro, Viktor Orban; sono stato solo un giorno e mezzo in Ungheria, ma ho imparato principalmente la cultura, il rapporto con la stampa, senza essere politicamente corretto, e il suo intervento settimanale alla radio è stato anche molto ispiratore”, ha invece scritto su Twitter il giovane Eduardo. Cinguettio che è stato subito ritwittato dal presidente brasiliano, che ha ringraziato il figlio che sta riscattando l’immagine del Brasile nel mondo.

Il deputato Bolsonaro non ha incarichi nel governo ma è presidente della Commissione di Rapporti Esteri e ha sempre avuto un ruolo attivo nella politica estera, stringendo legami con i partiti di estrema destra a livello internazionale.

Dopo l’incontro con Orban, Bolsonaro (figlio) è volato a Milano dove ha visto oggi pomeriggio Alberto Torregiani figlio di una vittima di Cesare Battisti. Sulla pagina Facebook è disponibile il video dell’incontro. Poi nella sede del consolato carioca ha incontrato Matteo Salvini. “Il Brasile chiede scusa perché Cesare Battisti è rimasto tanti anni nel Paese”. Così si è espresso Eduardo Bolsonaro e lo ha ripetuto in una conferenza stampa congiunta. “Questo è un mondo che cambia. Trump, il Brasile, il Cile, l’Italia con Salvini e ora anche in Europa – ha aggiunto – vincerà la destra”. A Bolsonaro Salvini ha donato la legge sulla legittima difesa, dato che il Brasile vuole varare una norma simile, e ha detto che “stoppata” l’immigrazione clandestina, “potremo portare gli italiani all’estero a tornare in Italia”.

Come ricorda il quotidiano OGlobo, uno degli “amici” in comune tra Eduardo Bolsonaro e Viktor Orban è l’ex consigliere del presidente Donald Trump: Steve Bannon. Lo stratega, fondatore dell’organizzazione The Movement, che promuove il populismo di destra e il nazionalismo economico, aveva definito Orban come uno dei leader più importanti in Europa.

Salvini è più populista di Trump – ha dichiarato Bannon al quotidiano El País a fine marzo, a proposito della visita a Roma -. Ma tutto va sull’onda della sovranità, su come gestire il proprio destino. È comune a Orban, Bolsonaro, Salvini o Trump. Anche per Le Pen, anche se ancora non è arrivata al potere”.

Il prossimo 2 maggio è previsto un incontro tra Orban e Salvini a Budapest, da quanto si legge sul sito Huffington Post: “Visita ‘istituzionale’ a Budapest, il leghista lo inviterà all’iniziativa sovranista a Milano il 18 maggio, ma il punto chiave è ‘seminare’ per dopo”.

“Parlarsi a Budapest a tre settimane dal voto può essere una buona semina per il dopo voto – si legge sul sito -. Magari anche per cercare di ammorbidire Kaszynski. Il polacco ancora resiste alle avance di Salvini, attento a non perdere il controllo del gruppo Ecr: se Salvini entrasse in questo gruppo (come ha fatto Meloni con Fratelli d’Italia in vista delle Europee) lo scavalcherebbe, perché avrebbe più eletti e avrebbe il controllo anche sui finanziamenti del gruppo parlamentare”.

Chissà se in futuro, invece, quella tra i sovranisti sarà una riunione allargata…

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