Sembra che sia arrivata la fine di Nicolás Maduro. Pochi minuti fa, il presidente ad interim Juan Guaidó si è pronunciato attraverso i social network per annunciare la liberazione del leader Leopoldo López agli arresti domiciliari da luglio del 2017. Era in un carcere militare dal 2014 per incitazione all’odio e tradimento alla patria, dopo avere organizzato una protesta contro il regime di Maduro.
Ad aiutare López sarebbero stati un gruppo di militari venezuelani che l’hanno accompagnato alla base aerea delle forze armate a Caracas, La Carlota. Insieme al fondatore del partito Voluntad Popular c’è il presidente Guaidó.
“Venezuela: ha cominciato la fase definitiva per la fine dell’usurpazione, l’Operazione Libertà”, ha scritto su Twitter López. La moglie, Lilian Tintori, ha scritto invece: “Venezuela: è arrivato il giorno, tutti a La Carlota. Tutti insieme ci riprenderemo la libertà”.
“Popolo del Venezuela, tutti insieme in piazza – ha invitato sui social Guaidó -. La Forza Armata Nazionale continuerà a sostenerci finché non si porrà fine all’usurpazione, in un processo ormai irreversibile”.
L’appello è affinché militari e civili si concentrino in una manifestazione non violenta per mettere pressione contro la dittatura di Maduro. Senza fare riferimento alla presenza di López – che però è nelle fotografie e video postati – Guaidó ha chiesto anche agli impiegati pubblici di sostenere il recupero della sovranità nazionale. Ha ringraziato l’appoggio dei coraggiosi militari che “sono chiaramente dalla parte del popolo, leali alla Costituzione”.
Il giornalista venezuelano Victor Amaya ha confermato da Caracas l’inizio di movimenti militari “contro l’usurpazione. A Caracas Juan Guaidó è in compagnia di militari leali, insieme a Leopoldo López, liberato dalla prigione. L’informazione è in sviluppo”.
Maduro denuncia un tentato golpe.
