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Nexi sfida i mercati e diventa il bancomat di Piazza Affari

La promessa è stata mantenuta. Nexi società attiva nel settore dei pagamenti digitali, da martedì debutterà a Piazza Affari con un prezzo di offerta fissato in 9 euro per azione. E arriva prima delle elezioni europee come aveva anticipato a inizio anno l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi. Dettaglio non di poco conto vista l’incertezza politica che potrebbe emergere dopo le consultazioni, con l’agenzia Moody’s che ha parlato addirittura di una possibile caduta del governo.
Nexi, guidata dall’amministratore delegato Paolo Bertoluzzo, gestisce quasi 42 milioni di carte di pagamento e oltre due terzi dei pos presenti nel nostro paese. Con il collocamento a 9 euro per azione la capitalizzazione dell’azienda sarà di a 5,7 miliardi di euro comprensivi dell’aumento di capitale di 700 milioni, mentre il valore d’impresa raggiunge i 7,3 miliardi, in linea con le stime degli analisti.

“Un’operazione molto buona – spiega a Formiche.net Vincenzo Longo, strategist market di IG Group – capitata in un periodo molto favorevole con i mercati in luna di miele da inizio anno grazie alla politica più accomodante delle banche centrali e grazie anche al fatto che non ci sono rischi all’orizzonte, la Brexit è slittata e Cina e Stati Uniti sono vicino ad un accordo. Il momento è quello giusto per la quotazione”. Per questo si spiega anche la grande richiesta le richieste di azioni, in quella che è la più grande quotazione di Piazza Affari del 2019. Ordini che sono arrivati nonostante le avvertenze della stessa azienda di pagamenti digitali, elencate dal prospetto dell’Ipo, tra cui un consistente indebitamento, pari a 2,6 miliardi di euro, e la metà degli attivi di bilancio rappresentati da asset immateriali, pari a 2,7 miliardi, di cui 2,1 miliardi costituiti da avviamenti. Il flottante delle azioni della società guidata da Bertoluzzo sarà pari a 35,6% del capitale sociale, incrementabile fino a 40,9% a seguito dell’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe da parte dei collocatori, con un ricavato complessivo dell’offerta pari a circa 2 miliardi di euro.

“Per Nexi operando in Italia poteva esserci un rischio concentrato sul nostro Paese – prosegue Longo – però gli investitori, soprattutto quelli internazionali, in questo caso hanno premiato proprio i fondamentali della società. Complessivamente una buona operazione con un buon risultato”. Soddisfazione viene espressa anche dall’amministratore delegato di Piazza Affari che in questo modo può rilanciare contro chi invece, da più tempo, parla di una borsa italiana “sempre più stretta” visto i molti delisting che si sono avuti da inizio anno, primo fra tutti quello di Luxottica che ha abbandonato la quotazione a Milano scegliendo – ma poi forse anche pentendosene – di quotarsi a Parigi a seguito delle nozze con Ellisor.

“Quella di Nexi – ha detto Jerusalmi – è la quotazione più grande dell’anno fino a questo momento, sicuramente in Europa, e simile a quella di Lyft negli Stati Uniti. Credo sia fondamentale per il mercato italiano e anche perché è la più grande fintech che si quota, quindi in un settore innovativo che guarda alla rivoluzione tecnologica”. I nuovi investitori di Nexi sono soprattutto istituzionali e fondi importanti come quello sovrano di Singapore, Gic, che avrà poco più del 3% che si accaparrato 20 milioni di titoli per un investimento di 180 milioni di euro. Sopra il 2% c’è anche Amundi (15,5 milioni di azioni), mentre Marshall Wallace, Moneta Asset Management e DWS si collocheranno inizialmente poco sotto questa soglia. Tra i sottoscrittori di un certo rilievo figurano anche diversi gestori italiani a cominciare da Azimut Capital Management, Anima Sgr, Davide Leone & Partners e General Investments che hanno messo sul piatto tra i 50 e gli 80 milioni di euro per accaparrarsi pacchetti superiori all’1%. Ma nell’azionariato entrano con pacchetti di dimensioni più contenute Unipol Gruppo Finanziario, della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, di Cattolica Assicurazioni e di Algebris. Adesso tocca vedere come debutterà il titolo martedì ma le premesse per Nexi sono certamente tra le migliori.


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