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Professione 007, ecco i nuovi profili ricercati dall’intelligence italiana

Ambiti ‘classici’ come discipline umanistiche, economiche, giuridiche e internazionali. Ma anche figure tecniche con elevate conoscenze linguistiche – che abbiano capacità di analisi, o esperienze maturate in aree, organizzazioni o organismi esteri – o con competenze nei vari ambiti della cyber security, come ad esempio la ricerca, il monitoraggio, l’analisi ed il contrasto alla minaccia. Sono questi alcuni dei profili ricercati dall’intelligence italiana nell’ambito di una nuova campagna di reclutamento avviata oggi.

PROFESSIONE 007

Per i giovani interessati si tratta di una opportunità per entrare a far parte del personale del servizi segreti, dando attraverso il Dis, l’Aise e l’Aisi un contributo alla tutela degli interessi strategici nazionali in campo politico, militare, economico, scientifico ed industriale, delineati nei loro aspetti principali nell’ultima relazione realizzata dall’intelligence per il Parlamento e presentata a fine febbraio a Palazzo Chigi.

IL PERCORSO

I curricula disponibili all’esito dell’attività di ricerca (c’è tempo fino alle ore 12 del 10 maggio 2019 per proporsi registrandosi sul sito www.sicurezzanazionale.gov.it) saranno poi sottoposti alle previste procedure selettive, articolate in un preliminare screening delle candidature arrivate, ed una seconda fase in cui verranno verificati i profili di professionalità, affidabilità e sicurezza dei candidati.
Questa campagna, ricorda una nota, non è tuttavia l’unico dei canali di reclutamento consentiti dalla riforma del Comparto del 2007: per tutti gli altri profili, infatti, rimane attiva la possibilità di presentare candidature spontanee attraverso la sezione del sito, così come attivo resta lo scouting presso gli atenei nazionali per neolaureati che hanno chiuso gli studi con una votazione apicale.


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