Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Serraj “sorpreso” da Parigi: la Francia sta giocando su due piani in Libia?

La Francia ha più volte ribadito di difendere il processo Onu in Libia, ma il governo che le Nazioni Unite hanno affidato a Fayez Serraj è poco convinto della sincerità di Parigi. Ieri, per esempio, Serraj è tornato con forza sulla questione, e ha detto in un’intervista a Le Monde di essere sorpreso dal comportamento dei francesi.

“Come può un paese che aspira alla libertà, ai diritti umani, alla democrazia avere una posizione così poco chiara nei confronti del nostro popolo che aspira agli stessi valori?”, dice il libico. Che aggiunge in modo spiazzante: Parigi dà “sostegno” a Khalifa Haftar.

Haftar è il signore della guerra dell’Est libico che si oppone al progetto Onu, e dalla Cirenaica ha lanciato un’aggressione contro Tripoli e Serraj. Nei giorni scorsi, il governo libico aveva rotto le relazioni di cooperazione con la Francia proprio perché la considera schiacciata su Haftar. Già in quell’occasione, l’Eliseo aveva confermato e sottolineato l’impegno per il processo veicolato dall’Onu (dove tra l’altra la Francia occupa un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza).

“Il sostegno sproporzionato della Francia al signor Haftar è ciò che lo ha spinto a decidere di agire e di uscire dal processo politico”, dichiara Sarraj che ha detto di essere preoccupato per Emmanuel Macron. Parigi fornisce anche il supporto al signor Haftar, con altri paesi”.

Da due giorni si susseguono anche rumors a proposito dell’uso di droni da parte del Feldmaresciallo, denunciato ufficialmente da Serraj perché considerato come un aumento di sofisticazione del conflitto, l’apertura di un fronte areo ancora più intenso – e dunque un altro elemento che potrebbe portare verso una complessa guerra civile definitiva – e la testimonianza del coinvolgimento diretto sul campo di attori esterni (visto che Haftar non dispone di velivoli senza piloti).

Fonti libiche vicine al governo Serraj riferiscono a Formiche.net che almeno un drone partirebbe dall’area di Ras Lanuf, zona petrolifera sotto il controllo dell’Lna. Non è possibile confermare se il velivolo senza pilota conduca attacchi aerei oppure venga utilizzato per illuminare i bersagli su cui puntare i missili Grad da terra, le cui salve nei giorni scorsi hanno colpito indiscriminatamente zone dell’hinterland meridionale della capitale.

Le nostre fonti ci fanno notare che a Ras Lanuf ci sono anche contractor francesi disposti per ragioni di sicurezza e intelligence da Parigi. Possibile un coordinamento con gli emiratini pro-Haftar? È noto che la Francia in passato ha avuto un impegno militare al fianco di Haftar nella Cirenaica, quando si combatteva per liberare Bengasi da alcune milizie islamiste (tre operativi dei servizi segreti esteri, il Dgse, rimasero uccisi quando un elicottero haftariano fu abbattuto).

Il coinvolgimento francese è stato giocato in partnership con gli Emirati Arabi principali sostenitori di Haftar, difensori del ruolo del Feldmaresciallo come eroe anti-islamisti. O, per dirla come gli haftariani: anti-terroristi. Tre anni fa, gli Emirati hanno creato una base aerea ad Al Khadim, a sudest di Bengasi, da dove hanno già lanciato attacchi aerei tramite droni cinesi Wing Loong e Air Tractor At-802 americani durante le operazioni sulla capitale cirenaica.

Usare Ras Lanuf, che si trova in un’area centrale della Libia, potrebbe essere una scelta logistica per risolvere i problemi di portata aerea di alcuni droni: la Cirenaica dista più di mille chilometri da Tripoli.

×

Iscriviti alla newsletter