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Calenda il più votato nel Pd. Ma la strada da fare è ancora molta

Il tandem con Pisapia

Carlo Calenda e Giuliano Pisapia. Sono loro i candidati del Pd che più sono piaciuti all’elettorato del partito di Zingaretti. Calenda è stato il più votato del partito: nella circoscrizione Nord-Est, ha ottenuto circa 275mila preferenze, battuto solo da Salvini ma con un divario enorme, ad esempio, rispetto a Silvio Berlusconi. Giuliano Pisapia, nella circoscrizioe Nord-Ovest, ne ha raccolte settemila in meno e si è tolto anche lo sfizio di avere più preferenze di Salvini a Milano. Milano dove il Pd è risultato il primo partito. Come a Torino peraltro, e anche a Roma.

Il successo di Calenda (e anche quello di Pisapia), unito all’ottima performance in queste tre città, autorizza a imbastire un ragionamento su quali siano i profili politici più graditi ai cittadini che votano Pd. Calenda in Nord-Est si è rivelata una candidatura particolarmente indovinata. E’ riuscito a fare il pieno di preferenze nella terza circoscrizione in cui il Pd ha preso più voti. Nel Nord-Est, in termini assoluti, il partito di Zingaretti ha avuto circa 500mila voti rispetto alla circoscrizione Nord-Ovest. Il Pd ha ottenuto il 23% in entrambe, ma contando i voti il risultato è molto diverso: 1.379.551 voti ottenuti dal Pd nel Nord-Est e 1.838.355 nel Nord-Ovest. La circoscrizione in cui il Pd ha ottenuto più voti, in termini assoluti, è stata quella Centro, con 1.479.470.

Calenda ha commentato il risultato elettorale: “Dopo le elezioni la situazione dell’Italia peggiora decisamente. Saremo più isolati in Europa dove i partiti sovranisti non hanno sfondato negli altri Stati membri. Siamo usciti dal gruppo dei grandi paesi europei, la nostra collocazione è ora stabilmente con Polonia e Ungheria. Conteremo meno proprio mentre andiamo incontro a una situazione economica e finanziaria difficilissima”.

Calenda non si è lasciato trascinare dall’entusiasmo per la propria affermazione personale. La sua è un’analisi di chi mantiene i piedi ben piantati a terra: “È un’ottima notizia il crollo del M5S, sintomo che la prova di governo li sta esaurendo e che il tentativo maldestro di Di Maio di prendere in giro gli italiani negli ultimi 30 giorni di campagna elettorale, fingendo di litigare con la Lega, non è andato a buon fine. Il sorpasso netto del PD sul M5S è un risultato politico molto importante, la lista unitaria PD-SiamoEuropei è stata una scelta giusta. Non dobbiamo però dimenticare che la lista non ha neanche raggiunto il numero di voti delle politiche. Abbiamo evitato il peggio e dimostrato di essere vivi e combattivi, ma la strada da fare è molta“.

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