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L’isola di New York che dovrà restituire l’elettricità agli Usa in caso di black-out nazionale

Plum Island è un’isola della contea di New York. L’isola si trova a Gardiners Bay, all’estremità orientale della costa nord di Long Island. Lunga circa cinque chilometri e larga due, l’isola è posseduta per intero dal governo americano, e l’accesso ad essa è controllato dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Al momento Plum Islam è sede di un imponente progetto della Defense Advanced Research Projects Agency – la Darpa, l’agenzia di ricerca militare del Pentagono – utilizzata da specialisti della cyber war come base di partenza per testare la resilienza delle infrastrutture energetiche.

L’ISOLA

L’isola è anche il sito del Plum Island Animal Disease Center, istituito dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti nel 1954 e attualmente sotto il controllo della divisione tecnologica del Dhs, nonché la sede dell’ex impianto militare statunitense Fort Terry. Dal 1954, tuttavia, l’isola è stata maggiormente nota come la sede del principale centro di ricerca americano sulle malattie della fauna, il quale aveva come obiettivo quello di monitorare e prevenire i disturbi che colpiscono i bestiami. Durante la Guerra Fredda fu condotto nel sito un programma altamente segreto di ricerca e produzione di armi biologiche, rallentato poi fino a essere smantellato nel corso dei decenni.

LE ATTIVITÀ

Il programma della Darpa prevede una serie di esercizi di cyber war per i pochi che riescono ad avere accesso all’isola: l’esercizio prepara i militari ad uno scenario in cui gli hacker siano riusciti a mettere offline il sistema elettrico statunitense, e ne testa le capacità di ripresa. Un esempio di questo attacco è stato “messo in scena” durante una grande esercitazione tenuta a novembre. Nonostante gli Stati Uniti non abbiano ancora subito un attacco – riuscito – di grandi proporzioni alla loro rete, l’Fbi e il Dhs hanno avvertito che in passato hacker sponsorizzati da altri Stati (in questo caso presumibilmente dalla Russia, secondo Washington), sarebbero riusciti ad accedere ad altre infrastrutture critiche anche nel settore energetico. L’interruzione del normale funzionamento della rete elettrica, partendo dunque dal presupposto che un attacco abbia avuto successo, è particolarmente difficile da ripristinare in assenza di corrente e di dispositivi affidabili. Senza elettricità, gli esperti non possono contare sulla luce, sul servizio telefonico o sull’accesso alle reti di computer di cui avrebbero bisogno per riavviare la rete. La loro unica fonte di energia sono i generatori vecchio stile riforniti costantemente. Ciò significa, rivela Business Insider, che gli specialisti non possono concentrarsi esclusivamente sulla lotta contro gli attacchi informatici, perché gran parte della loro attenzione è concentrata su altro.

L’OBIETTIVO

Tramite questa esercitazione – che, spiega NextGov, si è tenuta già nel 2018 coinvolgendo un centinaio di persone – la Darpa spera di studiare l’interdipendenza dei team coinvolti per massimizzarne il coordinamento. Minore è il tempo di cui hanno bisogno per rimanere in contatto, più velocemente potranno essere in grado di riavviare una rete interrotta e ripristinare una situazione standard per i cittadini. Le medesime capacità di ripresa saranno testate probabilmente anche su altre infrastrutture di base, dalla comunicazione, all’acqua corrente, ai trasporti, per aumentare le possibilità di ripresa del Paese da qualsiasi offensiva massiccia.

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