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Stalingulag, l’influencer anti-Putin, mostra il suo volto (per paura del Cremlino)

Per anni ha scritto sotto pseudonimo le più pesanti critiche contro il Cremlino e il presidente Vladimir Putin. È diventato popolare sui social network russi e sul servizio di messaggeria Telegram. Ma ora Alexander Gorbunov, conosciuto come Stalingulag, ha deciso di parlare a volto scoperto, anche per scongiurare possibili rappresaglie da parte delle autorità russe. La scelta di uscire allo scoperto è arrivata dopo la che la polizia russa è andata a trovare sua mamma questa settimana.

Secondo il sito The Moscow Times, l’autore del popolare blog politico ha svelato la sua identità, e risulta che si tratta di un operatore finanziario con disturbo neuromuscolare: “Stalingulag ha intrattenuto dal 2016 i suoi lettori con commenti franchi e volgari sugli eventi attuali in Russia attraverso Telegram, il servizio fondato da Pavel Durov, lo stesso creatore di VKontakte la versione russa di Facebook. Telegram permette agli utenti creare gruppi di canali in maniera anonima per inviare contenuto ad un numero illimitato di follower. I canali di Stalingulag sono molto popolari in Russia e Iran, dove i social hanno sostituito i media tradizionali. Su Twitter ha oltre un milione di follower.

Il suo stile di scrittura gli è valso il massimo dei lettori sui social media russi, e nel 2017 il leader dell’opposizione Alexei Navalny l’ha definito ‘l’editorialista politico più importante della Russia’”.

Tra i fatti commentati recentemente da StalinGulag ci sono la visita in Russia del leader della Corea del Nord Kim Jong-un, i piani del governo russo per introdurre la tecnologia 5G, le elezioni in Ucraina ma anche le proposte di vietare le importazioni di prosciutto iberico e parmigiano. Ma non solo, il mese scorso ha fatto un commento con una denuncia sociale: il caso di una famiglia residente a Novosibirsk alla quale è stato impedito di iscrivere il figlio a scuola perché sieropositivo. “Non si può restare in silenzio quando accadano queste cose da pazzi”, ha raccontato Stalingulag alla Bbc.

Nato a Makhachkala, al nord del Caucaso, al giovane è stata diagnosticata un’atrofia del muscolo spinale, una malattia degenerativa che l’ha condannato ad una sedie rotelle. Cominciò a lavorare a 13 anni, come venditore di prodotti dietetici online. È diventato un operatore finanziario di successo, specializzato in criptomonete.

Nel 2013 Gorbunov si è iscritto a Twitter con l’account StalinGulag. All’epoca viveva a Makhachkala e passava molto tempo in casa perché, secondo lui, quella non è una città facile per una persona con difficoltà di movimento. “Volevo solo scrivere – ha raccontato alla Bbc –. Grazie al mio computer e internet potevo seguire cosa stava accadendo nel molto. Sempre mi sono interessato di politica”.

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