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Per far fuori Maduro, gli Usa promettono incentivi ai militari venezuelani

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La situazione in Venezuela sembra ad un punto morto. L’Operazione Libertà, annunciata dal presidente ad interim Juan Guaidó e dal governo degli Stati Uniti, non ha avuto gli sviluppi desiderati. Decisiva la posizione dei militari che in gran parte restano dalla parte di Nicolás Maduro.

Nel tentativo di riattivare la pressione contro il regime venezuelano, la Casa Bianca starebbe pensando alla tattica del “bastone e carota”. Una fonte vicina all’amministrazione di Trump ha dichiarato all’agenzia Reuters che gli Stati Uniti sono pronti ad offrire incentivi ai militari venezuelani che abbandoneranno Maduro, mentre aumenterà le sanzioni contro i funzionari del regime. “Pence offre ‘carote’ ai militari del Venezuela – intitola l’agenzia una nota esclusiva -. Il vicepresidente degli Stati Uniti mette in chiaro le conseguenze delle azioni dei militari”.

Al momento non ci sono dettagli su quali sarebbero questi incentivi offerti da Washington a chi taglia i ponti con il regime venezuelano. Si potrebbe trattare, forse, di asili politici negli Usa o sistemi di protezione. Si sa che il governo americano ha cancellato recentemente le sanzioni contro il militare che ha contribuito alla liberazione del leader Leopoldo López, oggi ospite dell’ambasciata spagnola a Caracas.

Tutto sembra indirizzato a provare ad avere l’appoggio e le garanzie dell’esercito in caso di nuove elezioni, una volta disarcionato Maduro. Perché è stato quel mancato sostegno delle forze armate a far sfumare il piano della scorsa settimana contro il governo chavista. In un’intervista al quotidiano Washington Post, Guaidó ha ammesso che sono stati fatti male i calcoli e l’opposizione non ha avuto l’appoggio necessario dalla parte militare.  In quanto al “bastone” per i militari, il Dipartimento del Tesoro americano ha in programma l’estensione delle sanzioni contro 25 magistrati del Tribunale Supremo di Giustizia del Venezuela, che lavorano sotto indicazioni del regime.

Infine, le “carote” degli Usa sarebbero destinate anche ai civili. Una nave-ospedale dell’esercito degli Stati Uniti, l’USNS Comfort, arriverà alla regione nelle prossime settime. Secondo il funzionario citato da Reuters, il vicepresidente Pence sta per offrire aiuto ai rifugiati venezuelani che si trovano in territorio americano, oltre astanziare un pacchetto di aiuti economici per sostenere la transizione politica in Venezuela, che verrà messa in atto il primo giorno dopo l’uscita di Maduro.

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