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L’endorsement di Salvini per il vaping (anche se non lo usa). E ora la battaglia passa in Europa

Con il vaping si risparmia in salute e anche lo Stato ne beneficia. Ospite d’eccezione della quinta edizione del Vapitaly il ministro dell’Interno Matteo Salvini così si è espresso di fronte a una platea di imprenditori e di appassionati, confermando la sua vicinanza al settore.

La fiera internazionale dedicata al settore del vaping e delle sigarette elettroniche si è svolta in questi tre giorni a Verona ed ha avuto quest’anno come protagonista la campagna europea “Vaping is not tobacco”, promossa per porre fine alle comparazioni tra le sigarette tradizionali e quelle elettroniche, quindi non assoggettare più i prodotti del vaping alla Direttiva Tabacco.

“Mi sono fatto carico della battaglia a favore del vaping e sono contento di aver ottenuto un sistema fiscale che ha salvato migliaia di posti di lavoro, centinaia di aziende, migliaia di negozi”. Queste le parole del vicepremier Salvini. “Non fumo nulla e non svapo nulla – ha continuato Salvini – però fumare fa male e, quindi, la mia battaglia è una questione di salute, è una questione di futuro, è una questione di rispetto e di lavoro. Per me era un punto d’onore essere qui e ribadire vicinanza concreta a questo comparto”.

Proprio riguardo l’impegno del governo, il ministro ha garantito: “È un settore giovane, pulito, sano. È un settore in crescita, italiano, che porta investimenti in Italia, 2mila e più negozi, molti gestiti da giovani. Grazie al vaping si risparmia in salute e quindi fa bene anche allo Stato, cosa non trascurabile. Sono orgoglioso di aver rilanciato quello che era un comparto che qualcuno aveva azzoppato non per malafede ma per ignoranza. E quindi, sarò qui anche il prossimo anno con un numero maggiore di aziende e un fatturato ancora migliore del comparto”.

L’impegno proseguirà anche in ambito europeo dove si stanno raccogliendo le firme per la campagna internazionale “Vaping is not tobacco”. “L’obiettivo è tagliare le tasse e la burocrazia, non solo per questo ma per tanti altri settori produttivi. So che ci sono lobby molto potenti e molto influenti. Ma quando c’è di mezzo la salute dei cittadini e il lavoro io non scherzo”, ha ribadito Salvini. “Pretendo che ci sia parità di condizioni tra vaping e tabacco, che la verità medico-scientifica non sia messa in discussione per interessi economici. Da legislatore ho non il diritto, ma il dovere di incentivare ciò che fa meno male alla salute perché risparmio un sacco di soldi in sanità”.

Parole di soddisfazione sono state espresse da Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly. “Siamo orgogliosi della visita di Salvini – ha detto Giacomello – e, sono sicuro, che avendo già lottato a favore della sigaretta elettronica in Italia, sarà pronto ad impegnarsi anche a livello europeo per difendere la salute, il settore e l’economia, nonostante il peso delle lobby sia ancora maggiore. Gli imprenditori hanno apprezzato molto le parole del ministro che, per l’Italia, ha detto di voler abbassare le tasse nei confronti delle aziende, del nostro e degli altri settori”.

Soddisfazione anche per i numeri della Fiera che ha contato 193 espositori provenienti da 18 Paesi, con un 45% di espositori stranieri e 20mila presenze attese.

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