L’accordo quadro Eni sulle relazioni industriali e sulla responsabilità sociale di impresa, firmato ad Atene, rappresenta un passo importantissimo a livello globale sul tema del contrasto al dumping sociale, della sicurezza dei lavoratori, del rispetto dell’ambiente. L’intesa, sottoscritta tra Eni e Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil assieme al sindacato mondiale IndustriAll Global Union, che rappresenta 50 milioni di lavoratori dell’industria in 140 Paesi, conferma e rafforza l’impegno comune per favorire lo sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, economico ed ambientale, ponendolo al centro del sistema di governance di Eni, operante in circa 67 paesi in tutto il mondo con oltre 31 mila dipendenti.
L’ACCORDO
Parliamo di una realtà che opera in un settore delicato, quello dell’energia: prodotti petroliferi, gas naturale, energia elettrica, carburanti e chimica. L’accordo rinnovato è per certi versi epocale, rappresenta un modello per tutti ed è frutto del dialogo costante tra sindacati e azienda. Un dialogo fondato sul comune interesse a promuovere e ad attuare comportamenti socialmente responsabili, con la condivisione di valori e principi fondamentali in materia di diritti umani e del lavoro. Siamo riusciti a rafforzare la tutela dei lavoratori e delle pari opportunità, ma anche il rispetto della diversità socio-culturale dei Paesi in cui Eni opera. Nella delegazione sindacale erano presenti anche rappresentanti dei lavoratori Eni in Nigeria, Mozambico e Ghana, che hanno dato un contributo indispensabile al confronto. La loro presenza è la conferma della grandissima attenzione di Eni e delle organizzazioni sindacali sul fronte della solidarietà globale, in difesa delle migliori condizioni di lavoro e dei diritti sindacali in tutto il mondo.
LE NOVITÀ
Un principio contemplato nel testo, e fortemente voluto dalla Femca, prevede che i contenuti dell’accordo debbano essere realizzati in piena coerenza con la contrattazione collettiva svolta dalle organizzazioni sindacali riconosciute da IndustriALL, anche al fine di contenere fenomeni di dumping sociale e contrattuale, e assicurare una reale rappresentanza dei lavoratori, anche in tutte le imprese della catena di fornitura Eni. Rispetto all’accordo precedente ci sono inoltre importanti novità sul tema dell’economia circolare, del rispetto dell’ambiente e della decarbonizzazione. Prevista inoltre l’estensione delle prescrizioni sugli standard Eni su salute e sicurezza a tutti i lavoratori della catena di fornitura e subfornitura. L’impegno della Femca in IndustriAll va proprio in questa direzione: una battaglia per il raggiungimento di un altro modello di globalizzazione e per una nuova responsabilità economica e sociale, che metta le persone al primo posto, e che abbia come fondamento la democrazia e la giustizia sociale. Aver firmato l’accordo ad Atene, considerata la culla della civiltà per la sua visione lungimirante su democrazia e partecipazione dei cittadini nella gestione del governo, ci sembra il miglior auspicio per il futuro.