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Divari di genere nel mondo. Il nuovo rapporto dell’Oil

A Ginevra dal 10 al 21 Giugno si svolgerà la 108esima riunione della Conferenza Mondiale sul lavoro dell’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro) e Guy Ryder direttore generale ha esteso l’invito a partecipare a tutti gli Stati membri raccomandandosi e invitandoli a organizzare dialoghi tripartiti nazionali sulla relazione della Commissione mondiale prima di essere esaminata alla Conferenza nel giugno 2019. Non vi è dubbio che l’esito di queste discussioni arricchirà le deliberazioni della Conferenza. “Ti incoraggiamo a coinvolgere – scrive Ryder -le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nel tuo Paese, a cui è indirizzata una copia di questa comunicazione, e alla progettazione e alla realizzazione di questi dialoghi. Potresti essere in grado di sollecitare contributi da altre parti interessate – università, gruppi di riflessione, aziende, Ong – il cui contributo può essere prezioso. Se è così, questi dibattiti potrebbero essere parte degli eventi legati al centenario nel tuo Paese”.

Noi in Italia non abbiamo avuto notizie di incontri, discussioni, informazioni, pareri, documenti analizzati. Alcuni capi di Stato o di governo discuteranno del futuro del lavoro plenario alla Conferenza. La Conferenza prenderà in considerazione anche questioni sull’iniziativa sul futuro del lavoro in vista dell’adozione di un importante documento finale. Dopo intense consultazioni con gli elettori, che si sarebbero dovute svolgere tra febbraio e maggio, un progetto che tenga conto delle risposte al rapporto della Commissione mondiale sul futuro del lavoro sarà preparato e reso disponibile. Questo progetto, che sarà presentato alla Conferenza per essere esaminato in una commissione plenaria, è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nella direzione futura del lavoro dell’Organizzazione. Stati membri sono invitati a garantire che le loro delegazioni nazionali alla Conferenza siano completamente tripartite ed equilibrate riguardo al numero di consulenti che accompagnano i delegati governativi, i datori di lavoro. Nella Conferenza saranno presentati due importanti documenti: la relazione del Comitato di esperti sull’applicazione delle convenzioni e delle raccomandazioni, che contiene, tra l’altro, commenti sull’applicazione delle convenzioni ratificate e sull’indagine generale delle relazioni presentate ai sensi degli articoli 19 e 22 della Costituzione.

L’indagine generale presentata in questa sessione è intitolata “Protezione sociale universale per la dignità umana, la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile”. E fa riferimento alla Raccomandazione sui Social Protection Floors, 2012 (n. 202). L’altro documento fondamentale sarà la Convenzione che tutti gli Stati dell’Oil sono chiamati a sottoscrivere per contrastare ed eliminare la violenza di genere nei luoghi di lavoro. Ad oggi non sappiamo chi e cosa propone alla Conferenza di Ginevra su questi due importanti argomenti e documenti il governo Italiano. Sullo Stato della struttura di protezione sociale attualmente in Italia, il dato certo a nostra disposizione è che nella recente Legge Finanziaria le risorse sono diminuite drasticamente ed è urgente un profondo rinnovamento dei sistemi di protezione sociale verso una nuova configurazione in cui Stato, mercato, privato sociale e cittadini collaborino per produrre in modo condiviso soluzioni e investimenti sociali per il benessere di individui e famiglie.

Una configurazione che fa perno su sinergie e reti per progettare e produrre insieme programmi e iniziative contraddistinte da un più elevato grado di condivisione di risorse finanziarie e ideative. Sappiamo invece perché noi anche attraverso le informazioni del sito ci informiamo, che la Convenzione si basa su proposte emerse da un Rapporto condiviso dalla maggioranza degli Stati. Il rapporto dimostra che il raggiungimento dell’uguaglianza di genere richiede azioni e cambiamenti di politiche in una serie di aree e indica le misure che possono portare al raggiungimento dell’uguaglianza di genere. La via dei diritti è la base per un mondo del lavoro più equo, compreso il diritto alle pari opportunità, il diritto ad essere liberi da discriminazioni, violenza e molestie, e alla parità di retribuzione per un lavoro di egual valore. Nel rapporto è inoltre fortemente auspicato un futuro di lavoro in cui tutti possano avere più a cuore il lavoro di cura. Un futuro più attento all’assistenza e la cura produrrà maggiore occupazione. Nel rapporto viene inoltre affrontata la necessità di una protezione sociale universale e di un solido quadro macroeconomico. Con le ampie trasformazioni globali in corso — sia tecnologiche, demografiche che quelle dovute ai cambiamenti climatici — sono necessari sforzi maggiori per coinvolgere e sostenere le donne nelle transizioni lavorative.

L’espansione del coinvolgimento e della rappresentanza delle donne è essenziale per garantire che i loro interessi siano considerati e che tutte le altre iniziative siano veramente efficaci. “Non realizzeremo il futuro del lavoro di cui abbiamo bisogno se non faremo dei progressi nel raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro. La strada da percorrere è già conosciuta”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’Oil Guy Ryder. “Dobbiamo avviare un percorso di trasformazioni che includa l’applicazione di leggi e regolamenti e che sia sostenuto da investimenti in servizi per le donne — come quelli per l’assistenza e la cura — e nella protezione sociale. A questo percorso si deve associare un approccio più flessibile all’orario di lavoro e alle carriere professionali. C’è bisogno soprattutto di cambiare l’atteggiamento verso le donne che lavorano: ora sappiamo molto di più sui divari di genere nel mondo del lavoro, sulle loro cause, e su ciò che deve essere fatto per compiere progressi significativi e per realizzare l’uguaglianza di genere e con impegno e scelte coraggiose, può esserci un salto di qualità per far sì che il futuro del lavoro non continui a perpetrare le disuguaglianze del passato”. L’uguaglianza di genere è un vantaggio per tutti ed eliminare la violenza contro le donne è un principio base soprattutto sul lavoro. Seguiremo la Conferenza e riporteremo le proposte più importanti: comunque noi ci saremo.

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