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La Grecia al voto anticipato. Perché per Syriza la strada è in salita

Dopo la sconfitta nelle ultime elezioni europee, il leader di Syriza, il primo ministro della Grecia, Alexis Tsipras, non ha avuto altra scelta che chiedere al Presidente della Repubblica greca lo scioglimento del Parlamento e l’anticipazione del voto. Il primo sondaggio, a un mese del voto, indica come favorito il partito Nuova Democrazia con il 31,2% dei voti, seguito da Syriza con il 23,5%.

PROGRAMMI DI GOVERNO

Il partito dell’opposizione, Nuova Democrazia, ha ottenuto il 26 maggio un vantaggio di circa il 9,5%, per cui ai greci non resta che tornare alle urne. Un sorpasso inatteso per il partito di governo, che non conta più sul sostegno del partito di estrema destra Greci indipendenti.

Il leader di Nuova Democrazia, Kiriakos Mitsotakis, ha reso chiaro quale sarà il suo piano di governo: meno tasse e riforma del settore pubblico. Per Syriza la strada è in salita. Tsipras ha detto che nei prossimi anni spera creare 500mila posti di lavoro, ma ci sono alle spalle i programmi di recupero e la necessità di fare quadrare i conti della Grecia. Ce la farà?

NUOVI PARTITI

Ma la partita non sarà a due. Il 7 luglio gli elettori greci avranno tante possibilità di scelta. Nonostante il partito Greci indipendenti (con il presidente Panos Kamenos) non si presenti alle elezioni dopo avere ottenuto lo 0,8% alle europee, il partito centrista To Potami lo farà, anche se ha solo l’1,52% dei consensi.

La formazione politica DiEm25 dell’ex ministro greco Yanis Varufakis non ha ottenuto buoni risultati alle europee (2,99%), le prime alle quali partecipa, ma ci riproverà comunque alle elezioni generali. Alcuni analisti locali credono che molto probabilmente attirerà gli elettori di sinistra, delusi dagli ultimi risultati di Syriza.

L’altro partito che si propone alle generali è Soluzione Greca, una formazione di estrema destra, ortodossa e pro-russa, che alle europee ha ottenuto il 4,18% dei voti conquistando gli elettori di Alba Dorata e Greci Indipendenti.

RITORNO ALLA VECCHIA POLITICA?

L’ipotesi di trionfo di Nuova Democrazia, partito tradizionale della Grecia, potrebbe essere un salto indietro nello scenario politico greco. Sebbene con Pasok ha avuto un cambio di immagine e rinnovamento, questo partito fa parte dell’establishment che ha governato la Grecia dal 1973, quando è stata ristabilita la democrazia.

La vittoria di Nuova Democrazia, dunque, potrebbe fare diventare primo ministro Kyriakos Mitsotakis, figlio di Kostas Mitsotakis, già premier negli anni ’90; nonché fratello di Dora Bakoyannis, già sindaca di Atene e ministra della Cultura e degli Affari Esteri.

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