Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Vi spiego perché è inutile discutere sui mini-Bot. Parla Pennisi

“I mini-Bot sono qualcosa di illegale, semplicemente non si possono fare”. Sul dibattito aperto intorno all’ipotesi di emettere questa sorta di “titoli” l’economista Giuseppe Pennisi è netto e profondamente critico. Non sulla base di opinioni riguardanti la proposta della Lega per alleviare il debito della pubblica amministrazione, ma sulle normative che regolano il sistema finanziario dell’Italia.

In una conversazione con Formiche.net, Pennisi, a lungo dirigente generale dei ministeri del Bilancio e del Lavoro oltre che docente di Economia alla Johns Hopkins University, alla Scuola superiore della Pubblica amministrazione e all’Università Europea di Roma, ha spiegato perché la discussione sui mini-Bot è infruttifera: “Nell’Unione europea i mini-Bot sono illegali. Nei Paesi membri dell’Unione europea l’emissione di massa monetaria è regolata dal sistema europeo, che decide chi e come vengono emessi. Lo fanno solo le banche centrali, sotto direzione della Banca centrale europea, per cui i mini-Bot non si possono fare”.

COME NELL’EX UNIONE SOVIETICA

Pennisi ricorda che i mini-Bot sono stati utilizzai dalle repubbliche popolari dell’ex Unione sovietica in rovina per cercare di mettere a posto i conti: “Questo ha creato sistemi diversi per fare le transizioni finanziarie […] Circa cinque anni fa, quest’ipotesi è stata discussa in un convegno organizzato da Bagnai, ma la creazione di mini-Bot in Europa è impraticabile perché così dicono le regole”.

Una limitazione che conosce bene il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, che ha appunto bocciato la proposta leghista, sottolineando che l’aveva già fatto in precedenza. La soluzione dei mini-Bot dunque emerge soltanto dal programma di governo, che come sostiene Pennisi può contenere di tutto e di più, anche quello che non si può effettivamente fare.

Un altro difensore dei mini-Bot era Antonio Maria Rinaldi, recentemente eletto al Parlamento europeo con la Lega – ha aggiunto Pennisi -. Ma sono certo che non se ne farà nulla, se ne parlerà un po’ e basta. Il governo ha problemi più gravi di cui occuparsi, tra cui l’Iva e la manovra finanziaria”.

M5S VS. LEGA

Sullo scontro tra il ministro Tria e la Lega, per l’economista il capo di via XX settembre cerca di barcamenarsi tra i due vicepremier e rischia di essere sfrattato in qualsiasi momento: “Hanno cercato di calmarlo un po’ per il momento elettorale, ma di fondo c’è il fatto che le due correnti che sono al governo hanno elettorati differenti e divergenti. Come ho già detto circa un anno fa, doveva concentrarsi sui punti in comune, invece il programma di governo è una sommatoria di tutto”.

E quanto può reggere? Secondo Pennisi paradossalmente molto, anche perché non c’è una vera opposizione: “Il Movimento 5 Stelle non vuole andare alle elezioni perché potrebbe perdere la metà dei suoi parlamentari e restare all’opposizione per sempre. La Lega invece vorrebbe, anche se non intende dimostrarlo, perché i cocci sono di chi rompe. La Tav insegna che si può arrivare ad un accordo, perché i 5S la faranno fare allegramente…”

×

Iscriviti alla newsletter