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Le eccellenze italiane dell’aerospazio planate su Le Bourget. Ecco le novità di Elettronica

Intelligenza artificiale, droni e motori supersonici. Il salone di Le Bourget, alle porte di Parigi, sta aprendo in questi giorni una finestra sul futuro (non troppo lontano) dell’aerospazio e difesa. Tra i protagonisti della rassegna ci sono circa 140 aziende italiane, eccellenze del settore come Elettronica, il gruppo guidato da Enzo Benigni e specializzato in electronic warfare e cyber-intelligence. Arrivata all’appuntamento parigino forte dei 220 milioni di euro in nuovi ordini nel 2018 (per un portafoglio complessivo che arriva a 820 milioni), la società tiene il focus sullo sviluppo di nuove tecnologie, con investimenti di circa 11 milioni all’anno nella formula dell’autofinanziamento.

I NUOVI SISTEMI DI ELETTRONICA

A Le Bourget, ha presentato Sispros, la nuova famiglia di sistemi di intercettazione, analisi e intelligence da montare su velivoli, pilotati e non. Beneficia dei passi in avanti compiuti anche sul fronte dell’Intelligenza artificiale, e comprende il sistema più recente, l’ELT/162. Si tratta, ha spiegato l’azienda in conferenza stampa, di un “ricevitore d’allerta radar”, in grado di avvertire il pilota della presenza di mezzi avversari dotati di radar, che siano navi, missili o velivoli. Oltre all’allerta, il nuovo prodotto svolge funzioni di intelligence e sorveglianza, riuscendo ad esempio a localizzare la minaccia.

IL MESSAGGIO DI CONTE…

Lo stesso vale per Adrian, il sistema anti-drone che lunedì i vertici del Gruppo hanno presentato al premier Giuseppe Conte, intervenuto alla rassegna d’oltralpe con un obiettivo preciso: “Dimostrare che guardiamo al settore con attenzione”. Il segnale, lanciato dalla prima volta assoluta di un presidente del Consiglio italiano all’airshow, era atteso da tempo dal settore, per di più nel corso di una manifestazione condita dai passi in avanti di Francia e Germania sul caccia del futuro, campanello d’allarme per le manovre in atto nel Vecchio continente. “L’aerospazio – ha detto Conte – è un settore guida per la crescita del Paese; è un comparto in cui abbiamo punte di innovazione tecnologica incredibile, e sono i numeri a dimostrarlo, per ogni euro investito c’è un grande ritorno”.

…E DEL MINISTRO TRENTA

Un messaggio d’attenzione che mancava, ribadito ieri dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta nel consueto giro tra gli stand delle aziende italiane. “Il governo – ha detto – è chiamato a fare delle scelte strategiche per la Difesa, insieme alle Forze armate e alle imprese”. Dopo l’annuncio dello sblocco dei finanziamenti del Mise per i programmi militari (per 7,2 miliardi di euro), ha rimarcato la Trenta, “l’obiettivo è continuare a lavorare in questo modo, con grande supporto alle nostre aziende”.

IL PUNTO DI CROSETTO

Messaggi apprezzati dal comparto industriale, ci ha spiegato il presidente dell’Aiad Guido Crosetto: “La visita del presidente del Consiglio è stato un segnale di attenzione storico”. Con lui e con il ministro Trenta, ha detto, “abbiamo parlato della necessità di aggiornare la normativa sugli accordi governo-governo e di programmazione a medio-lungo termine, fondamentale per la strategia in questo settore”.

IL NUOVO OCCHIO DALLO SPAZIO

Lo dimostrano le prime immagini di Prisma, il satellite italiano dotato dell’innovativo sensore iperspettrale, in grado di far luce sullo stato di salute del Pianeta giudicandone la trasparenza delle acque o il rischio di siccità. Le foto scattate dal nuovo “occhio spaziale” sono state presentate al salone dall’Agenzia spaziale italiana, proprietaria del satellite, la cui realizzazione è stata affidata a un raggruppamento di imprese guidato guidata da OHB Italia e Leonardo.

IL CACCIA DEL FUTURO

Sul fronte della Difesa, resta il nodo relativo al caccia del futuro, su cui il Regno Unito ha da tempo presentato il Tempest, l’alternativa (aperta a collaborazioni) al progetto franco-tedesco. “L’Italia è aperta a tutte le possibilità”, ha notato la Trenta. D’altra parte, ha detto concludendo, “sono scelte che non sono solo industriali, ma che hanno una ricaduta sui rapporti tra i Paesi; è quindi giusto guardare a tutto quello che abbiamo intorno in questo momento”.

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