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Putin ritira il personale militare russo dal Venezuela. E Trump apprezza

È stato ritirato il personale militare russo impegnato in lavori di sostegno e addestramento in Venezuela. La notizia è arrivata formalmente dal governo di Vladimir Putin alla Casa Bianca. Il gesto è interpretato da Washington come un passo in avanti verso il cambiamento pacifico e consensuale del regime di Nicolás Maduro.

MADURO E I CONTI DA PAGARE

“La Russia ci ha informato che sta portando via la maggior parte dei suoi dal Venezuela”, ha scritto su Twitter il presidente americano Donald Trump. Fonti del Pentagono hanno confermato che sono stati ritirati non solo militari russi ma anche impiegati dell’impresa statale di difesa Rostec, che erano presenti in territorio venezuelano ed erano pagati per compiere lavori di addestramento. In totale erano più di 1000 militari russi. “Interpretiamo questa decisione come un’ammissione che Maduro sta perdendo – hanno detto fonti militari all’Abc -, grazie alla pressione economica delle sanzioni”.

Il quotidiano The Wall Street Journal ha scritto che fonti del Cremlino sostengono che il vero motivo di questo ritiro è il mancato pagamento di molte fatture da parte del regime di Maduro, che ha problemi di liquidità a causa delle sanzioni imposte dagli Usa.

LA SCELTA DEL GOVERNO DEL CANADA

Il ministro di Affari esteri del Canada, Chrystia Freeland, ha annunciato che saranno sospese temporaneamente le operazioni dell’ambasciata canadese a Caracas. L’assistenza al pubblico residente in Venezuela sarà gestita attraverso una delegazione in Colombia.

Il motivo del ritiro del personale diplomatico è attribuito a che “il regime illegittimo di Maduro ha misure che limitano la capacità delle ambasciate straniere per funzionare in Venezuela, in particolare quelle che chiedono il ripristino della democrazia nel Paese”, si legge nel comunicato.

SCADENZA DI VISTI E REVISIONE DI STATUS

“I diplomatici canadesi in Venezuela – prosegue la nota – non sono più in condizioni di avere l’accreditamento diplomatico sotto il regime di Maduro e i loro visti scadono questo mese”. Il ministro Freeland ha anche dichiarato che si sta valutando lo status dei diplomatici nominati da Maduro in Canada.

Insieme agli Stati Uniti e l’Unione europea, il Canada ha applicato sanzioni contro funzionari del governo di Maduro dal 2017. A settembre del 2017 sono stati inclusi 54 nomi di persone che hanno il divieto di viaggiare e fare transazioni finanziarie nel Paese nordamericano.

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