La presenza del personale militare russo in Venezuela sembra aumentare, nonostante l’annuncio via Twitter del presidente americano Donald Trump dell’imminente ritiro.
VELIVOLO DALLA RUSSIA
L’agenzia Reuters sostiene di avere assistito al momento in cui un aereo proveniente dalla Russia è atterrato all’Aeroporto Internazionale di Maiquetía Simón Bolívar, a circa 30 chilometri da Caracas. La notizia è stata confermata da un sito di Internet che monitora i movimenti aerei a livello internazionale. Secondo Reuters si tratta di un Ilyushin 62 con matricola RA-86496. Il numero registrato corrisponde ad un velivolo della Forza Aerea della Russia, da quanto si legge sul sito Flightradar24, e coincide con il registro di uno degli aerei russi arrivati nel Paese sudamericano nel mese di marzo.
ARSENALE MILITARE
Il ministro della Difesa venezuelano, Padrino López, ha ricevuto due aerei di bombardamento russi T160 a dicembre del 2018. Le forze armate alleate di Maduro hanno a disposizione aerei caccia, elicotteri, carri armati, veicoli blindati, missili e armi russe, così come anche sistemi antibalistici e di difesa antiaerea. In più, quest’anno sono arrivati aerei Tu-160 con capacità di trasportare armi nucleari. Gli aerei hanno già partecipato ad esercizi militari congiunti che il regime di Maduro ha qualificato come “voli operativi combinati”.
SCONTRI GEOPOLITICI
Il governo di Nicolás Maduro non ha fornito alcun tipo di spiegazione (né smentita) sul motivo dell’arrivo di questa nave. Non ci sono informazioni nemmeno su chi c’era all’interno. A marzo però un centinaio di soldati russi è arrivato in territorio venezuelano. La missione del personale militare sarebbe proteggere gli interessi del Cremlino in Venezuela. La decisione ha riacceso lo scontro tra Washington e Mosca, perché entrambi i governi si accusano di attentare contro la stabilità del Paese sudamericano.
L’AVVERTIMENTO DI SCOTT
“Decisione sbagliata. La Russia deve fare attenzione ai nostri avvertimenti. Ricorderemo chi appoggia il popolo del Venezuela e chi sta con il loro oppressore, Nicolás Maduro. Non dimenticheremo”. Con questo tweet, il senatore americano per la Florida, Rick Scott (nella foto), ha condannato la decisione della Russia di inviare un altro aereo in Venezuela. “Le nostre sanzioni sono disegnate per infliggere il massimo dolore al regime di Maduro – ha aggiunto Scott – perché stava nascondendo alimenti, acqua, elettricità e medici al popolo venezuelano”. Il senatore ha chiesto al Consiglio di Diritti Umani delle Nazioni Unite che faccia attenzione alla situazione che vive il Venezuela, e che diminuisca le conferenze teoriche negli Stati Uniti.
Unfortunate move.
Russia should heed our warnings. We will remember who stands with the people of #Venezuela and we will remember who stands with their oppressor, @NicolasMaduro. We have long memories. https://t.co/ihEaRa853p
— Rick Scott (@SenRickScott) 24 giugno 2019