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Brasile e Argentina inseguono un’alleanza commerciale (possibile) con gli Usa

Dopo quasi 20 anni, la firma dell’accordo commerciale tra Mercosur e l’Unione europea è arrivato. Nonostante l’alleanza tra i due blocchi economici comporti un’infinità di vantaggi, i negoziati non sono stati facili. “Nel mezzo di tensioni commerciali internazionali inviamo oggi un forte segnale con i nostri partner del Mercosur, ovvero che siamo per il commercio basato su regole – aveva dichiarato la scorsa settimana il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker -. Attraverso questo patto commerciale, i Paesi del Mercosur hanno deciso di aprire i loro mercati all’Ue. Questa è ovviamente una grande notizia per le aziende, i lavoratori e l’economia su entrambe le sponde dell’Atlantico, grazie a cui si risparmiano oltre quattro miliardi di dazi all’anno […] Si tratta del maggiore accordo commerciale concluso dall’Unione europea”.

Ma per il Brasile e l’Argentina non basta. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e il presidente argentino Mauricio Macri hanno come obiettivo un altro accordo commerciale con l’economia più grande del mondo: gli Stati Uniti. Sebbene gli Usa sono concorrenti diretti dell’Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay sul settore agricola, Bolsonaro e Macri stanno cercando di sfruttare l’intesa che mantengono con l’omologo americano, Donald Trump.

Da quanto si legge sul quotidiano La Nación, dopo l’accordo Mercosur-Ue, Bolsonaro e Macri sognano un accordo simile con gli Stati Uniti. L’idea sarebbe nata in Brasile e il presidente l’ha annunciato su Twitter a seguito della riunione con il capo della Casa Bianca a Osaka, Giappone, durante il vertice del G20: “Nella riunione con il presidente Trump abbiamo ripreso temi trattati durante la visita a Washington e abbiamo introdotto l’idea di un accordo di libero commercio per fortificare la nostra alleanza economica. Lavorando insieme: Brasile e Stati Uniti possono avere un impatto positivo nel mondo”.

In quel momento non c’era stata menzione all’Argentina. Giorni dopo Macri lasciò intendere chiaramente che voleva esserci: “L’anno prossimo avremo un’agenda con la Corea del Sud e stiamo dialogando con il Brasile per un accordo di libero commercio con gli Stati Uniti”.

Secondo l’edizione brasiliana de El País, l’alleanza tra Brasile, Argentina e Stati Uniti potrebbe dare forza al governo americano nel braccio di ferro commerciale con la Cina: “Il dubbio è nella viabilità dei negoziati. Trump ha detto settimana scorsa che è arrivato ad una tregua con Xi Jinping dopo che la Cina si è impegnata ad acquistare più soia, mais e maiale agli Stati Uniti, tre dei prodotti principali delle esportazioni di Mercosur. Per questo, l’annuncio del Brasile e il sostegno dell’Argentina potrebbero essere stati una risposta del momento e non un progetto a lungo periodo”.

Il ministro degli Affari esteri del Brasile, Ernesto Araújo, ha confermato i negoziati tra Brasilia e Buenos Aires, spiegando che qualsiasi accordo con Washington dovrà essere specifico e non potrà “copiare” il modello dell’intesa firmata con Bruxelles. Intanto, il tempo e le energie sono poche: il presidente Macri ha iniziato la campagna elettorale per la rielezione (che non è certa) e Bolsonaro deve fare i conti con il Congresso per un difficile riforma delle pensioni.

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