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L’Italia siamo noi e quelle scelte difficili

“Chi è onesto tenderà a conquistare ruolo e consenso grazie alle sue capacità”. “Ed essere molto competenti ci farà conquistare il favore degli elettori e il successo personale e di partito senza ricorrere a sotterfugi”. Adoro questi due passaggi con cui risponde oggi a un lettore del Corriere il suo direttore. Onestà e competenza sono facce della stessa medaglia. Di più. Ne mostra la correlazione.

Perché come potrebbe un politico “onesto” ricoprire incarichi anche senza “competenza”? senza riscoprirsi già disonesto.

Certo arrivare per competenza a un ruolo rende più forti, più liberi, più utili.

E qui si presenta il primo ostacolo.

Ma chi arriva prima? un onesto, un competente, un onesto e competente, uno spregiudicato?

“Chi è onesto tenderà a conquistare ruolo e consenso grazie alle sue capacità” dice bene Luciano Fontana.

Il suo lettore probabilmente penserà “un processo lungo, lento, e nel frattempo trovi davanti, accanto e dietro tutti quelli pronti a servirsi dei sotterfugi che hai evitato e combattuto”. Ma credo che alla fine sia una media ponderata il risultato, con la propria coscienza. Nel frattempo impariamo a non rinunciarvi più, sono caratteristiche che vanno di pari passo: competenza e onestà sono vere solo quando vanno insieme. Altrimenti c’è il successo, quello può arrivare persino in totale assenza di entrambe. E c’è un problema di che società vogliamo, che società subiamo e soprattutto che società siamo capaci di costruire. (Da che società scappiamo, invece ne abbiamo già parlato, in questi termini: per 100 che vanno via ne arrivano 8).

Per esempio il nostro paese ha dei valori collettivi incredibilmente importanti. Quelli che non permetterebbero mai di diventare un Paradiso fiscale.  L’Italia attira investimenti esteri diretti per un valore pari al 19% del PIL. Olanda e Lussemburgo in virtù del dumping fiscale attraggono investimenti esteri pari rispettivamente al 535% e al 5.670 del loro PIL. Per non parlare del resto.

Gli stessi valori che probabilmente hanno spinto a rinunciare alle centrali nucleari, nonostante accanto abbiamo quelle francesi. E continuiamo ad importare e quindi comunque ad alimentare la domanda senza voler far parte però dei produttori.

Ipocrisia si dirà. Predica bene e razzola male.

Quei valori che ci spingono a considerare i problemi etici sugli OGM.

Eppure è una delle industrie più forti nel mondo, spinge la ricerca.

Viene in mente la banca del seme, e il caso di Bibbiano. Paesi nei quali single o in coppia si può accedere alla PMA (procreazione medicalmente assistita). In Belgio, Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Spagna. In Italia no, appunto, ma sono lunghissime già le fasi per l’adozione e l’affidamento, ogni cosa (della vita verrebbe da dire) è resa una trafila, difficile, e questo non dà maggiori garanzie, affidabilità, fiducia, efficienza, speranza, crea solo lo spazio e il tempo per sbagliare.

Fino ad adesso non avevo voluto neanche mai parlarne. Proprio perché onestamente non credo di esserne capace. (Poi sono abituata a troppe cause che finiscano ridimensionando, la stampa deve iniziare a prendersi cura del prima. E del dopo).

Potremmo parlare poi dell’Italia che “ripudia la guerra”.

L’Italia che non prevede la pena di morte. (E spesso in molti concittadini si impegnano per difendere altri esseri umani condannati nel mondo). Per quel suo atto estremo. irreversibile. Che non contempla il recupero.

Potremmo proseguire. Ma ne esce un quadro esaustivo.

Certo si noterà ci sono differenze. Alcune limitano le libertà e quindi vi è un dibattito più acceso. Altre sicuramente contribuiscono a dare un’idea di Paese etico (cristiano).

Il tema dell’immigrazione si immette in questo scenario.

Persino quello “dell’insicurezza”.

Insomma vedete ci sono davvero troppi temi che ci toccano da vicino per lasciare che a occuparsene siano gli altri, coloro che magari arrivano prima, si fanno meno scrupoli, hanno obiettivi più semplici dei nostri. Le nostre leggi interiori parlano troppo forte, ma devono essere da motivazione in più, non accettiamo di stare fermi. Onestà e competenza sono la Politica.

Il resto è un volubile like.

 

 

 

 

 

 

 

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