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Salvini, Putin e i legami coi russi

La sorte sa essere molto ironica.

Durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018, Matteo Salvini, a Roma, nel discorso di chiusura della campagna elettorale della Lega fece una interessante affermazione.

Parlando delle imprese che delocalizzano e del ruolo dello Stato nell’elargire risorse (soldi italiani) per licenziare italiani, per intrallazzi, connivenze di vario tipo affermò:

“Al governo abbiamo dei complici. Almeno spero siano stati pagati bene. Che non sia solo incapacità o imbecillità. Spero siano stati pagati. Per svendere il meglio delle aziende italiane.” Cf. Minuto 21:18-21:28 di questo video:https://www.youtube.com/watch?v=S9NAbSh6W9E

Considerando le discussioni di queste ore sugli intrallazzi con i russi, quelli della Lega nazionalista del “prima gli italiani”si può proprio dire: che ironica che è la sorte!

La procura di Milano lo sta indagando per corruzione internazionale e si può dire che forse Salvini confessò in anticipo d’un anno. Parlava, è evidente, di se stesso, in prospettiva. E no, ha ragione, non è né incapacità né imbecillità a quanto pare: è stato pagato (pare) per fare gli interessi di un leader straniero e di un altro Paese. La cosa sarebbe di una gravità unica e fa bene la procura ad indagare. Il M5S nel frattempo tace. E questo non potrò che renderlo complice.

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