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Ucraina, la vittoria di Zelensky e la coalizione dei “nuovi”

Non ci sono ancora numeri definitivi, ma tutto indica che il partito Servo del Popolo del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha ottenuto circa il 42,18% dei voti (con lo spoglio al 41,7%). La Commissione elettorale centrale ucraina (Cec) ha anticipato quella che sarebbe una vittoria schiacciante per una formazione politica molto giovane. Al secondo posto, con il 12,69% dei voti, c’è la Piattaforma d’opposizione, partito molto vicino al Cremlino, e al terzo posto il partito Solidarietà europea dall’ex presidente Petro Poroshenko con l’8,7%. Gli altri partiti che hanno superato la soglia del 5% per entrare in Parlamento sono Batkivschina dell’ex premier Julija Tymošenko con l’8,7% e Golos del musicista Sviatolav Vakarchuk con l’8,19%.

LE PRIME PAROLE DI ZELENSKY

“Non deluderemo gli ucraini – ha dichiarato il presidente ucraino dopo il primo bollettino elettorale -. Voi conoscete le nostre priorità principali, che sono le stesse per tutti gli ucraini: la fine della guerra, il rientro dei prigionieri e la vittoria sulla corruzione”. Zelensky ha avvertito la “vecchia classe politica” che le promesse di campagna saranno presto realtà, grazie a una legge sull’impeachment del presidente e un’altra normativa che chiederà di rimuoverà l’immunità parlamentare.

LA COALIZIONE

Tuttavia, per il presidente ucraino il cammino non sarà spianato: il Servo del Popolo dovrà fare un accordo di coalizione per raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento e scegliere il primo ministro. La buona notizia è che un altro partito outsider è pronto ad aiutarlo. La formazione Golos del musicista rockstar Sviatoslav Vakarchuk ha sorpreso tutti superando la soglia del 5% per entrare in Parlamento. Con circa l’8% è l’alleato politico ideale per formare una coalizione con il Servo del Popolo. Insieme potrebbero sommare più della metà necessaria dei voti e non avrebbero bisogno di siglare un accordo con il partito di Timoshenko.

LE NOMINE

Secondo Zelensky, il nuovo premier ucraino dovrà essere un “guru dell’economia”, un tecnocrate indipendente rispettato in Occidente, e non un rappresentante della vecchia politica. Il presidente, durante il suo primo discorso, ha invitato Vakarchuk ad iniziare le consultazioni per una possibile coalizione: “I cambiamenti devono cominciare in Parlamento, dove molti bloccano gli ambiziosi piani di pace per il Donbass”, che implicano negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin. Zelensky ha anticipato che, non appena sarà formato il nuovo governo, si nominerà il nuovo procuratore generale e cominceranno gli arresti di funzionari corrotti grazie alla legge di arricchimento illecito nell’amministrazione pubblica.

IL POST VOTO

In un articolo pubblicato sul sito Ukrinform.comVíktor Chopa spiega gli scenari possibili dopo il voto in Ucraina. Secondo lui tutto dipenderà dei numeri ottenuti dal vincitore: “Le elezioni finiscono e dobbiamo convivere con la nuova Rada […] Dopo le elezioni il Paese dovrà affrontare sfide e minacce. L’istituzione legislativa dovrà rispondere a queste minacce. In caso contrario, pagheranno le conseguenze non solo i deputati e il presidente. I ‘nuovi’ vinceranno le elezioni legislative anticipate. Ma è importante che non agiscano ‘all’antica’”.

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