Le protagoniste sono tutte donne realmente esistite. Vite che si intrecciano. In mezzo c’è l’indicibile: la storia di sei donne provenienti dalle più disparate e disperate parti del mondo e della Storia. Di vita in vita, incontriamo una rifugiata kosovara, una prostituta serba, una prostituta ghanese, una badante ucraina e la madre dell’autrice. “E la settima?” direte voi, visto che il titolo è “Una di sette”. La settima è la donna che verrà, la splendida ragazza della copertina che, nella narrazione, si affaccia appena.
Le vite di queste donne sono tutte segnate da separazioni, sradicamenti, tragedie, infinite attese e solitudini, ma questo non le priva certo di senso, concretezza e bellezza. Un impasto di destini, insomma, dove il coraggio di ognuna, come una specie di lievito, preme e fermenta, dissolvendo le vicende individuali in una rappresentazione collettiva. Coraggio e cuore, naturalmente, perché senza il cuore, anche il coraggio vale meno di niente. Così, da semplici oggetti di un mondo esteriore che le plasma, le definisce o le distrugge, queste donne diventano soggetti di un mondo interiore che ferocemente affermano, difendono e rinegoziano, giorno per giorno. È l’eterna lotta di ogni essere umano per una vita migliore. Qualche volta per una vita e basta.
IL LIBRO
“UNA DI SETTE” (Linea Edizioni, 188 pagine, 15,00 Euro)
L’AUTRICE
Antonella Benvenuti, è nata a Meolo (VE) nel 1957 e vive a Venezia dove lavora presso la Corte d’Appello. Ha pubblicato il suo primo romanzo Mala aria nel 2005 (Helvetia Editrice) e il secondo romanzo Calce viva nel 2013 (Toletta Edizioni).
LA CASA EDITRICE