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L’uomo del Colle ci crede. Zingaretti e Di Maio pronti al governo (Conte 2?)

Se la crisi si legge con il calendario, allora abbiamo già la soluzione dell’enigma: il nuovo governo giallorosso nascerà. Il Quirinale infatti ha annunciato che le consultazioni si concluderanno mercoledì sera e non domani sera come pure era stato paventato. Mattarella ha dato tempo, avendo evidentemente avuto segnali di intesa fra i partiti.

E, sempre non a caso, mentre scriviamo il segretario del Pd ed il capo politico del Movimento 5 Stelle sono riuniti a Palazzo Chigi (arriverà anche Conte?).

E sempre dai pentastellati arriva la conferma che i parlamentari si riuniranno in assemblea domani sera alle 19 mentre alle 18 si terrà la direzione dei Dem. Insomma, siamo alle prove generali del governo giallorosso che, con ogni probabilità, sarà guidato dal professor Giuseppe Conte (salvo sorprese dell’ultima ora).

E che il barometro segni condizioni ideali per il Conte bis trova la conferma indiretta, ma fortissima, nelle parole dell’opposizione – quella vecchia e quella nuova. Questa è la posizione di Giorgia Meloni: “L’ho detto e lo diremo al presidente Mattarella: è vero che lui deve verificare se il Parlamento può esprimere una maggioranza ma la Costituzione all’art. 1 dice che la sovranità appartiene al popolo. E se si crea una maggioranza tra coloro che si schifano, e contro il sentimento del Paese, nella democrazia c’è qualcosa che non va”.

Parole pesanti che si aggiungono a quelle della neo ministra alla Famiglia, la leghista Alessandra Locatelli, che è tornata ad invocare le piazze. “Spero il popolo insorga, noi primi a scendere in piazza”. Sì, ha proprio detto così una signora ministro della Repubblica. Il nervosismo della Lega è la conferma (forse) definitiva: Zingaretti e Di Maio sono pronti all’annuncio del nuovo matrimonio.


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