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Dall’Amazzonia alla Libia (speriamo). Tutti i dossier sul tavolo del G7 a Biarritz

Il vertice del G7 a Biarritz, aperto ufficialmente oggi con il benvenuto del presidente Emmanuel Macron ai capi di Stato e di governo, inizierà con una cena di lavoro sul tema “Politica estera e sicurezza”. Sebbene l’argomento principale del vertice è la lotta alle diseguaglianze, i temi sono tanti e riguardano quasi tutti gli angoli del mondo.

I leader di Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone e Regno Unito discuteranno sulle tensioni nel Golfo con l’Iran, la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, Brexit, dazi e ambiente.

Un appuntamento particolare, in quanto gran parte dei leader arrivano in un momento di profonda instabilità per i propri Paesi. Partendo dal premier britannico, Boris Johnson, che sta cercando di gestire i negoziati per la Brexit; l’uscente cancelliera tedesca Angela Merkel, l’impopolare Emmanuel Macron e il dimissionario presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

GUERRA COMMERCIALE

Poche ore prima dell’avvio ai lavori del G7, Pechino ha annunciato l’aumento dei dazi sui beni americani per un valore di circa 68 miliardi di euro. La misura è stata considerata un’azione di ritorsione, dopo l’imposizione di Washington di nuovi dazi sui beni cinesi per 270 miliardi di euro. Un nuovo capitolo dello scontro commerciale che vede come protagoniste le due principali economie del mondo. Le due visioni di protezionismo e multilateralismo saranno sul tavolo del G7, con lo sguardo attento dei mercati che sperano in un’intesa.

TENSIONI CON L’IRAN

Le tensioni tra Teheran e Washington saranno un altro argomento al centro del G7. Il presidente Macron ha ricevuto ieri il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, con il quale ha discusso il mantenimento dell’accordo sul nucleare dopo il ritiro degli Stati Uniti nel 2018. La questione continua ad essere un tema critico perché l’Unione europea, di cui la Francia e la Germania, sono propense ad un’uscita concordata con l’Iran. Trump, che è stato determinato nel porre fine alle ambizioni nucleari di Teheran, ora sembra contare con il sostegno di Boris Johnson.

LO STALLO DELLA BREXIT

L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea sarà un tema importante dell’agenda del G7; sono in programma, infatti, diverse riunioni sulla Brexit. I giorni scorsi il premier britannico ha sostenuto incontri con Macron e Merkel, proprio per preparare il terreno a suo favore in vista della deadline del 31 ottobre per trovare un accordo con l’Unione europea. È prevista una riunione tra il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e Boris Johnson prima dell’appuntamento del G7.

LA QUESTIONE AMBIENTALE

Altro argomento che verrà affrontato durante il vertice è quello dell’ambiente e il cambiamento climatico, e in particolare degli incendi che stanno devastando la foresta pluviale amazzonica in Brasile. A proposito, lo scorso 22 agosto il presidente francese Emmanuel Macron ha pubblicato su Twitter in un messaggio di sensibilizzazione sul tema: “La nostra casa sta bruciando. Letteralmente. La foresta pluviale amazzonica – i polmoni che producono il 20 per cento dell’ossigeno del nostro pianeta – è in fiamme. È una crisi internazionale”. Il messaggio ha provocato uno scontro con il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ma questo non ha cambiato la linea del presidente francese, che ha esortato i membri del vertice del G7 a discutere la situazione nella Foresta amazzonica, dando massima priorità al tema dell’ambiente.

La questione ambientale sarà probabilmente metterà in evidenza le differenze tra i mandatari. Da una parte Merkel ha dichiarato che gli incendi in Amazzonia sono una “situazione urgente” da discutere al G7, mentre Trump ha sempre criticato il tema del cambiamento climatico (e l’Accordo di Parigi).

Tra le questioni di politica internazionale ci saranno le tensioni nel Kashmir tra Pakistan e India e la crisi in Libia, un dossier di particolare importanza per l’Italia.

COSA PENSANO I PROTAGONISTI

Grande entusiasmo da parte dei partecipanti. Specialmente dal presidente americano, Donald Trump, che su Twitter ha scritto: “Ho appena pranzato con il presidente Francese, Emmanuel Macron. Molte cose buone stanno accadendo per entrambi i nostri Paesi. Grande fine settimana con altri leader mondiali!”.

Macron, più realista, ha scritto sempre sui social che “potremmo non realizzare tutto ciò che ci siamo prefissati, ma faremo del nostro meglio per garantire la vostra sicurezza, creare più posti di lavoro e combattere la disuguaglianza che state soffrendo”.

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si è concentrata invece sulla scelta discutere sugli incendi in Amazzonia: “L’entità degli incendi nell’area amazzonica è scioccante e minacciosa, non solo per il Brasile e gli altri paesi colpiti, ma anche per il mondo intero”, ha riferito il portavoce della Merkel, Steffen Seibert.

Il premier giapponese, Shinzō Abe, prima di lasciare Tokyo ha dichiarato di essere intenzionato a discutere e fare passi avanti sui temi della crescita globale e su questioni regionali come quelle nordcoreana e iraniana all’interno del g7: “Voglio produrre risultati su sfide globali come la costruzione di una crescita sostenibile dell’economia mondiale, la promozione del libero scambio e la lotta ai cambiamenti climatici, così come su questioni regionali, tra le quali le situazioni in Corea del Nord e in Iran”.

Infine, sono arrivati grandi elogi per il premier Giuseppe Conte dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, durante la conferenza stampa del G7: “È stato uno dei migliori esempi di lealtà in Europa […] è sempre difficile difendere gli interessi nazionali e trovare soluzioni europee ma su di lui posso dire soltanto cose positive”.

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