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Le elezioni sono l’unica soluzione “igienica”. L’intervento di Osnato (FdI)

Di Marco Osnato

Ci risiamo, o meglio, ci siamo arrivati finalmente… Con la canicola estiva arriva la consueta crisi di governo, mai come questa volta così annunciata, invocata, attesa e – da alcuni – temuta!

Nessuno avrebbe scommesso un euro sulla durata di questa legislatura, molti di noi rimasero alquanto sorpresi nella primavera del 2018 quando per tre mesi furono costretti a vagare per il Transatlantico in attesa che qualcuno decidesse di inventarsi un qualsiasi governo.

Poi arrivò il miracoloso “contratto di governo” stipulato a quattro mani tra la Casaleggio & Associati e la task force salviniana e tutto apparve più chiaro… O forse no?!

In effetti la luna di miele giallo-verde durò molto poco: troppi i personalismi, troppa l’improvvisazione, troppe le elezioni (amministrative ed europee) a evidenziare le sempre più ampie divisioni tra le due forze, troppa la distanza che separa le prospettive dei due elettorati!

A fronte di tutto ciò, pure il resto del Parlamento non ha certo lavorato affinché la durata si protraesse oltre: a parte Forza Italia che – patendo un calvario infinito – non riesce a immaginarsi in uno scenario futuro; il Partito democratico – a sua volta – continua la sua infinita litania congressuale che neanche con le pseudo-primarie riesce a risolvere e allora un giorno è Zingaretti a dirci che la legislatura è finita, poi Renzi che invece annuncia la necessita di un accordo coi 5 Stelle, poi Franceschini che ci comunica l’assoluta centralità del Quirinale (sottintendendo che è pronto a “piazzarsi” con chi avrà più poltrone da offrire), LeU e quel poco che lo circonda si contorce tra la paura di non rivedere quello scranno e la tentazione rivoluzionaria di mandare tutto “a remengo”.

Poi c’è Fratelli d’Italia che, con Giorgia Meloni, sin dall’inizio ha tentato di presentarsi come un’opposizione dialogante sui temi comuni: sicurezza, fisco, immigrazione, infrastrutture intendendo come base di discussione un concetto sempre difficile da digerire nella nostra Italia: l’interesse nazionale!

Tuttavia è parso subito difficile tenere questa linea “patriottica” poiché la Lega – interlocutrice garante rispetto a questi temi – troppo spesso ha ritenuto di prediligere il rapporto con i grillini anche a scapito di derogare a sue battaglie storiche (reddito di cittadinanza, grandi opere, giustizia). Per cui l’azione conseguente – a mio giudizio compiuta con successo – è stata proprio quella di cercare di allargare il fossato che divideva Salvini da Di Maio&C. rappresentando plasticamente nelle aule parlamentari le dicotomie che ogni giorno si palesavano nella dialettica governativa.

Oggi la posizione più netta è proprio quella di FdI: nessuna alternativa al voto, nessun inciucio, nessun papocchio, nessun governo di scopo, nessun governo tecnico. È il momento della responsabilità e della politica e questa passa da un mandato popolare forte, chiaro e basato su un programma di legislatura. Parafrasando Marinetti quindi: “ELEZIONI UNICA IGIENE DEL MONDO!”

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