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Premier donna? Chi sono Marta Cartabia e Paola Severino, candidate in pectore

Quando ci sono troppi uomini che litigano, la soluzione può essere donna. E in effetti in Italia ci sono stati innumerevoli presidenti del Consiglio, ma nessuna premier donna ha varcato la soglia di Palazzo Chigi. E allora potrebbe essere questa la soluzione, di discontinuità assoluta, davanti alla scelta del premier su cui tante speculazioni si leggono sui giornali. Una soluzione che potrebbe piacere anche al Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Sarebbero due i nomi più accreditati per questo ruolo di discontinuità e garanzia: Marta Cartabia e Paola Severino. La prima, vicepresidente della Corte Costituzionale, fedelissima di Sergio Mattarella (su cui si concentrano le indiscrezioni di Libero e Corriere della Sera e gradita anche a Francesco Occhetta, firma di Civiltà Cattolica “Marta Cartabia potrebbe essere un’ottima candidata a Palazzo Chigi, attuale giudice costituzionale, docente universitario, persona colta, fidabile e affidabile, non appartiene a partiti ma ha ampia visione politica”); la seconda, vicepresidente della Luiss, ha già il primato di prima donna ministra della Giustizia e può vantare buoni rapporti con l’intero arco costituzionale, Movimento 5 Stelle incluso (è su di lei che si concentrano le indiscrezioni del Foglio). Due donne, comunque, la cui preparazione e discontinuità potrebbe essere chiave di volta per guidare un eventuale esecutivo giallorosso.

Nel caos della transizione, potrebbero spiccare altre due donne: Paola De Micheli e Roberta Lombardi. De Micheli, nominata da Zingaretti vicesegretaria del Partito democratico, ha sempre avuto buoni rapporti all’interno del partito con gli esponenti di tutte le correnti. Ha ricoperto incarichi di governo di rilievo – sottosegretaria alla presidenza del Consiglio e al ministero dell’Economia, nonché commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017 -, un curriculum che la renderebbe la candidata ideale per ricoprire il ruolo di vicepremier o sottosegretaria alla presidenza del Consiglio.

La quarta donna, Roberta Lombardi, è una pasionaria del Movimento 5 Stelle, dalle sue origini e dalla sua parte ha un rapporto costruito nel tempo con il segretario Pd Zingaretti alla Regione Lazio. Lombardi, che fino ad ora ha tenuto un profilo basso, è considerata il naturale link tra le due forze politiche.

Il governo giallorosso potrebbe prendere una inattesa (e, perché no?, interessante) sfumatura rosa.



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