Mi assumo io il coraggio che manca a Salvini. Così il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte rifuggendo da giochetti e tatticismi commenta la notizia del ritiro della mozione di sfiducia presentata dalla Lega al Senato lo scorso 9 agosto prima di recarsi al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
“La Lega ha presentato una mozione di sfiducia, ha chiesto l’immediata calendarizzazione, ha chiesto elezioni subito. Mi viene riferito che questa mozione sarebbe stata ritirata”, ha detto Conte nella sua replica al Senato.
“Se amiamo le istituzioni e i cittadini abbiamo il dovere della trasparenza. Questo passaggio istituzionale è già molto complesso, non è mai accaduto che ci sia stata una crisi ferragostana perché siamo a ridosso della manovra. Dobbiamo essere d’accordo su un punto: non possiamo, se amiamo le istituzioni e i cittadini, affidarci a espedienti, tatticismi che faccio fatica a comprendere”, ha tuonato Conte in linea con le comunicazioni di questo pomeriggio nell’Aula del Senato nonostante il tentativo di apertura da parte di Salvini che nel suo intervento ha aperto uno spiraglio ad un accordo bis.
E poi come a voler mettere fine al gioco del cerino che ha accompagnato la giornata di oggi, la stoccata finale a Salvini che si aggiunge alle accuse di aver perseguito gli interessi personali e di partito, di mancanza di rispetto delle istituzioni e di incoscienza religiosa che gli sono state dirette questo pomeriggio da Conte: “Se c’è mancanza di coraggio me l’assumo io di fronte al Paese che ci riguarda e prendo atto che il leader della Lega che ha stentato nella leale collaborazione manca nel coraggio di assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti”, ha osservato Conte.
“Perché abbiamo ritirato la sfiducia a Conte? Ma perché si è dimesso! Cosa vai avanti a fare? Se ti dimetti ancora prima di ascoltare vuol dire che vuoi governare una settimana con la Lega e una con il Pd”, ha spiegato Matteo Salvini conversando con i cronisti al Senato.
Il gesto di Salvini ha scatenato le critiche del Pd: “Salvini e la Lega sono terrorizzati:ritirare la mozione di sfiducia a pochi minuti dall’arrivo di Conte al Quirinale per rassegnare le dimissioni è il segno che davvero la paura di perdere la poltrona fa 90. Capitan Fracassa ha perso la testa, pugile suonato e sconfitto”, ha scritto su Twitter il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. Mancanza di lucidità, ha commentato la senatrice ed ex ministro della Difesa nel governo Renzi Roberta Pinotti. E per Maria Elena Boschi: “Salvini ritira la sfiducia a Conte. Io saro’ una mummia ma lui e’ all’ultima spiaggia. Altro che Papeete #capitanfracassa”, ha cinguettato la deputata del Pd.