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“Sindrome da rientro” addio

 

 

Weekend da bollino rosso: 7 italiani su 10 tornano a casa dalle ferie e da lunedì tutti a lavoro. Cominciano ad aleggiare nell’aria stress, ansia, nervosismo. “Non mi dire nulla, perché Lunedi torno a lavoro e sono nervosa”, oppure: “Questo sarà uno dei più brutti Lunedi dell’anno”. Inoltre Settembre e l’apertura delle scuole sono alle porte e gli esami di riparazione, i compiti delle vacanze da finire (e, a volte, ahimè, da iniziare), la preparazione del materiale scolastico, mettono a dura prova studenti, insegnanti e genitori.

La psicologia parla di “sindrome da rientro dalle vacanze” che non è una vera e propria patologia, ma piuttosto un insieme di stati di malessere caratterizzanti i giorni precedenti ed i primi giorni in cui si rientra a pieno ritmo alla solita routine. I principali sintomi sono: malinconia e tristezza, ansia e nervosismo, difficoltà di concentrazione, mal di testa, dolori muscolari e disturbi del sonno.

Per evitare la “sindrome da rientro” e ripartire con il piede giusto, ecco di seguito quattro miei modesti consigli:

  1. Ripartire piano Non è necessario voler fare tutto e subito: gli arretrati a casa, gli arretrati a lavoro, gli arretrati con la famiglia … Tanto fino al 23 Dicembre, più o meno, il tempo non mancherà per sbrigare tutto quello che avevate in programma;
  2. Concedersi ogni giorno momenti di relax La vacanza è bella perché la testa stacca finalmente da una serie di impegni e scadenze quotidiani inderogabili e spesso indifferibili. Ma sarebbe bene continuare a concedersi qualche pausa di relax, praticando yoga o pilates, camminando 30 minuti al giorno, oppure leggendo un bel libro o guardando la tv, attività che, a volte, nel vortice del nostro tram tram, sembrano irraggiungibili quasi come la vetta dell’Everest.
  3. Mens sana in corpore sano Dopo gli stravizi degli aperitivi e delle cene vacanzieri, bisognerebbe ricominciare una alimentazione sana e bilanciata ed una costante attività fisica. Io, per esempio, questo anno mi vorrei dedicare ai balli latino-americani, ovviamente partendo da un corso propedeutico di “Cuba 1” o di “Kizomba”, consapevole tuttavia che non potrò mai ballare come Samanta Togni!
  4. Eliminare i “buoni propositi” I cosiddetti “buoni propositi” non sono mai buoni, né a Settembre, né a Gennaio. Perché sottoporsi ad una crudele autovalutazione, se nessuno ce lo chiede? Meglio abbandonare i buoni propositi e cercare di vivere al meglio giorno per giorno. Lo stress diminuirà di sicuro.

 

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