Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

L’Austria torna al voto, nuova crisi politica in vista?

Domenica 29 settembre gli austriaci tornano alle urne. Tra molte titubanze, l’unico dato certo è che il Partito popolare (Övp) del giovane Sebastian Kurz è favorito nei sondaggi con il 34% dei voti (tre punti percentuali in più rispetto alle ultime elezioni). La sua vittoria è quasi scontata, ma presumibilmente non avrà la maggioranza assoluta, per cui si aprono molti scenari sul futuro della coalizione di governo.

Con una promessa di rinnovamento e una politica di stop all’immigrazione, Kurz si era alleato con gli del partito Fpö dopo le elezioni di ottobre del 2017. Coalizione finita male dopo l’”Ibizagate” uno scandalo di corruzione scoppiato a maggio quando è stato diffuso il video dell’allora segretario dell’ Fpö – e vice-cancelliere – Heinz-Christian Strache promettendo contratti in cambio di sostegno durante la campagna elettorale ad una presunta oligarca russa interessata in investire nel Paese.

Durante l’estate del 2017, all’isola di Ibiza, Strache avrebbe suggerito diverse via di finanziamento illegale per il partito e il controllo del giornale più influente dell’Austria. Strache è indagato per false fatturazioni e si è dimesso dal governo insieme a tutti i suoi ministri. Secondo il quotidiano Der Standard, l’ex vice-cancelliere sarebbe anche coinvolto nella costruzione di un sistema di false fatture delle spese personali tra il 2014 e il 2018. Il caso provocò una delle più grandi crisi politiche della storia recente dell’Austria.

Kurz sarebbe quindi aperto a nuove alleanze per riuscire a governare. L’ipotesi che prende più forza è un esecutivo di unità con i socialdemocratici (che godono di un consenso del 22%),  nonostante le tensioni tra le due forze politiche. L’altra possibilità è l’alleanza con i Verdi, che hanno circa l’11% di popolarità, grazie alla loro battaglia sui cambiamenti climatici. In accoppiata con i centristi di Neos, il cui 8% basterebbe ad assicurare la maggioranza. Una strategia che per i Verdi e Neos non sarebbe conveniente in quanto identità politica davanti ai loro elettori.

Secondo un sondaggio dell’Istituto Peter Hajek Public Opinion Strategies, tra i conservatori un 33% vorrebbe dare un’altra chance all’alleanza con gli ultranazionalisti, mentre il 40% preferisce un accordo con i Verdi e i liberali. Per Kurz, come per molti altri leader in Europa, la strada per la governabilità si preannuncia non priva di ostacoli.

×

Iscriviti alla newsletter