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Aerei Usa nei cieli del Venezuela. La denuncia di Maduro e l’appello del Vaticano

Un’“esplorazione radio-elettronica” contro il governo venezuelano. Questo sarebbe l’ultimo modernissimo piano degli Stati Uniti contro il regime di Nicolás Maduro, secondo la Forza Armata Nazionale Bolivariana (Fanb). Un piano che si starebbe sviluppando con il volo (senza autorizzazione alcuna) sullo spazio aereo venezuelano.

La denuncia è arrivata domenica da parte dell’armata del Venezuela. Remigio Ceballos, responsabile del Comando Strategico Operativo delle Fanb (Ceofanb), ha dichiarato che sono stati registrati “soltanto negli ultimi 30 giorni, più di 54 aerei che stanno facendo esplorazione. Aerei americani, nello spazio di Maiquetía (a pochi chilometri da Caracas, ndr) e altre zone”.

In un messaggio pubblicato sui social, Ceballos ha spiegato che tra gli aerei intercettati c’era un EP-3 che probabilmente stava facendo “esplorazione radio-elettronica” nella costa nord del Venezuela. Gli aerei americani sono stati intercettati dai radar del Comando di Difesa Aerospaziale Integrale impegnati negli esercizi militari programmati dal 10 al 28 settembre, in collaborazione con la difesa russa.

Questa è la quarta volta nel 2019 che il regime di Maduro denuncia l’irruzione di aerei americani nello spazio aereo venezuelano. Lo scorso 19 luglio, un aereo spia inviato dagli Usa avrebbe fatto irruzione in Venezuela. A individuarlo, però, non è stato un velivolo venezuelano, ma un aereo Sukhoi SU-30 di fabbricazione russa, che avrebbe respinto l’incursione.

Il Venezuela resta al centro di tensioni geopolitiche globali. Tuttavia, la crisi umanitaria che vive il Paese sudamericano non è nell’agenda dei principali leader del mondo.

Per questo motivo, il segretario di Stato del Vaticano, Pietro Parolin, ha lanciato un appello durante il suo intervento ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il capo della diplomazia vaticana ha richiamato l’attenzione della comunità internazionale sulle situazioni di tensione che attraversano diverse aree del mondo, tra le quali l’America latina.

Parolin ha invocato la necessità di una “preoccupazione urgente” riguardo alle crisi in Venezuela e in Nicaragua. In nome del Santo Padre, ha chiesto di promuovere “soluzioni negoziate ai problemi economici, politici e sociali attraverso i canali istituzionali”. E ha chiesto di tenere ben presente consigli e suggerimenti dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhchr), guidato da Michelle Bachelet, che nel suo ultimo report non ha fatto sconti al regime di Maduro.

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