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Chi ha paura delle belle ragazze di Miss Italia?

Miss Italia è sempre stata per l’italiano medio un concorso di bellezza abbinato allo stile, all’eleganza e ad una grande opportunità per le concorrenti. Concorrenti che come ormai tutti sanno sono colte, emancipate e consapevoli che la beltà loro concessa dal buon Dio da sola non basta. Ma dall’antica Grecia di Platone alle veneri del Botticelli perché negare che la bellezza senza tempo affascina l’uomo? Come in un immaginario fotomontaggio ci scorrono davanti agli occhi le immagini della intrigante Bosè, della sensuale Mangano, della travolgente Loren, della indecifrabile Cucinotta, della magnetica Colombari. Belle da togliere il fiato ma non solo belle. E con questo sentimento di amarcord per una trasmissione che è una sorta di Sanremo della bellezza che mi sono prima meravigliato e poi sorriso mestamente di come maitre a penser o presunti tali abbiano voluto vedere servaggi che non ci sono e men che mai mercificio della carne. Qualcuno ha scomodato anche i consigli di amministrazione. Forse non avendo dimestichezza con le più collaudate governance del mondo occidentale secondo le quali i consigli di amministrazione debbono dettare le linee strategiche ma non è che possono, o debbano, o sappiano combattere la contro programmazione giornaliera che è una battaglia dura e all’ultimo sangue tra le grandi reti generaliste. Ed in questo senso è stato invece a mio avviso un colpo magistrale il recupero a Rai1 della messa in onda di tale spettacolo. Un archetipo dei talent show con quella classe e quello stile che nei talent show purtroppo non sempre alberga. Non vorremmo osare troppo ma forse le concorrenti ci sembrano davvero le femministe del nuovo secolo, coscienti di tutto ciò che appunto posseggono e molto consapevoli anche degli obiettivi che si prefiggono. Molte di esse pensano o sperano di fare le giornaliste televisive ed allora se la bellezza salverà il mondo o quantomeno lo aiuterà a vivere meglio stiamo sereni. Come ha detto bene Martina Colombari, donna splendida e bellezza eternamente magnetica “Miss Italia per me è stato un trampolino di lancio, se non lo avessi fatto probabilmente avrei portato avanti l’attività dei miei genitori che avevano un ristorante”. Godiamoci questa serata senza attribuirle significati politici o filosofici. È una trasmissione che allontana i problemi giornalieri e che ci riconcilia con la bellezza. Le concorrenti sorridano, tranquille: la bellezza non è peccato e nessuno ne ha paura.


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