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Ecco il rap che racconta la guerra in Siria

“Questo è il cortile del leader russo/ Dove devi scegliere tra il regime e Al Qaeda/ Mettiti dalla sua parte e sarai salvo dai bombardamenti/ Guarda a cosa sono servite le conversazioni di Sochi alla gente”. Questa una delle frasi della canzone Tutti i fronti del giovane rapper Amir Almuarri, una melodia sulla resistenza quotidiana del popolo siriano che è diventata il “tormentone” di questi giorni di scontri. Il video della canzone è ambientato nelle strade di Maarrat, devastate dalle bombe.

Tutti i fronti punta il dito contro tutti quelli che considera responsabili della sofferenza del popolo siriano. Da Assad e gli alleati russi e iraniani fino agli estremisti che si sono insediati nella zona, come Hay’at Tahrir al-Sham, la frazione di Al Qaeda in Siria. “La mia musica ha due tipi di pubblico – ha raccontato Almuarri a El Mundo -. Uno è la gente in Siria, che ha bisogno di forza e speranza; l’altro è la gente che ci vede da fuori, alla quale voglio raccontare qualcosa di diverso da quello che vede nei telegiornali”.Nato a Maarrat al Numan (Idlib), Almuarri ha 20 anni ed è cresciuto in una delle zone fuori dal controllo del regime di Bashar al-Assad. La scelta del nome artistico è un omaggio al filosofo Abul Alaa Almuarri, nato a Idlib nel X secolo, secondo il quotidiano britannico The Independent. A El Mundo il rapper ha raccontato di come ha dovuto risparmiare per anni per riuscire ad acquistare un computer portatile e fare la sua musica. Ascolta rap da quanto era piccolo e considera questo genere musicale un eccellente mezzo di espressione. Nella produzione l’aiutano il suo amico Ghiath Ayoub e il rapper libanese El Rass.

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