Tutto è segreto in una mostra di grande impatto emotivo.
E’ segreta ogni emozione arredata dal silenzio, quasi surreale, di fronte a delle opere sublimi e preziose. Presenti come nelle grandi occasioni. Tutte insieme come “persone” che si ritrovano per quello che rimarrà un evento unico e per questo commovente.
C’è una strada di Napoli che accoglie il visitatore e lo proietta immediatamente in una dimnensione senza tempo, come in una fotografia appena scattata. Sembra quasi che Calleibotte in persona possa osservare lo sguardo di coloro che ammirano la scena dipinta come animata dalla potenza della sua pittura realista. E poi ci sono le intime scoperte. Come un Monet così magnetico da non potersi staccare. Un richiamo all’osservazione. Un canto al dettaglio. E’ un dipinto di paesaggio e di passaggio frutto di quei periodi in cui anche i più grandi si trovano a combattere con le insidie della vita. Anche queste sono le cose segrete di questa splendida mostra ospitata nel fascino del Palazzo Bonaparte ritrovato come una bellezza creduta perduta. In questo luogo magico abitano fino all’8 marzo 2020 opere di enorme pregio e delicatezza. C’è una collezione di mirabili artisti quasi sbeffeggiati nel loro tempo, esiliati per il tipo di pittura che solo la galanteria del tempo ha reso immortali. Uomini al balcone che ancora riflettono sulle cose del momndo piccole o grandi che siano o che siano state. Fanciulli per sempre di Renoir che sorridono alla vita, generando nuove primavere. Ci sono tutti. Presenti come epifanie colorate come annunciazioni artistiche perfetta per un periodo pre e post natalizio dove Roma si impreziosisce di gemme uniche e rare. L’esposizione ottimamente curata arreda un luogo che si affaccia su uno scorcio romano da sempre crocevia di persone e automobili che a guardarle dal segreto balconcino (dal quale la madre di Napoleone scorgeva la “sua” Città Eterna) sembrano tessere di un mosaico da riportare agli antichi ritmi di vita. Anche per questo i residenti o i turisti dovrebbero fermarsi per capire che in queste meravigliose sale c’è la possibilità di entrare in una dimensione poetica e narrativa al tempo stesso; ogni dipinto una storia per cinquanta sfumature di magia.
A Palazzo Bonaparte di Roma – nuovo spazio Generali Valore Cultura – la mostra Impressionisti Segreti, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Per celebrare l’apertura del Palazzo – che Generali Italia rende fruibile alla città di Roma e non solo, quale nuovo spazio Generali Valore Cultura – nelle meravigliose sale del piano nobile, ovvero il primo, dove visse Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, saranno esposte oltre 50 opere di artisti tra cui Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin, Signac, Van Rysselberghe e Cross.
Tesori nascosti al più vasto pubblico, provenienti da collezioni private raramente accessibili e concessi eccezionalmente per questa mostra, saranno esposti proprio a Palazzo Bonaparte – anch’esso fino a oggi scrigno privato – che apre per la prima volta le sue porte a veri capolavori del movimento artistico d’Oltralpe più famoso al mondo: l’Impressionismo.
La cura della mostra è affidata a due esperti di fama internazionale: Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti; e Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi, sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet e Berthe Morisot, già curatrice della mostra al Vittoriano su Monet che totalizzò 460.000 visitatori.
La mostra vede il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio.