Rudy Giuliani sarebbe coinvolto in presunti negoziati con il regime del Venezuela. Secondo il quotidiano americano The Washington Post, l’avvocato del presidente americano Donald Trump ha chiamato al telefono direttamente Nicolás Maduro a settembre del 2018 per mediare l’uscita dal potere.
L’emittente Cnn sostiene che questo sarebbe l’ultimo esempio dell’influenza di Giuliani nella diplomazia dell’amministrazione di Trump. Per il Washington Post, il gesto fa parte di una strategia di “diplomazia nell’ombra”, sostenuta da interessi privati per fare cadere il regime venezuelano in maniera concordata e così aprire il Venezuela a nuovi investimenti stranieri.
Nella conversazione telefonica ha partecipato anche il congressista per il Texas, Pete Sessions. Il portavoce di Sessions, Matt Mackowiak, ha spiegato che la telefonata dava seguito alla visita del repubblicano a Caracas la scorsa primavera.
La telefonata dell’ex sindaco di New York a Maduro sarebbe stata contraria alla linea dura della Casa Bianca contro il Venezuela. La pubblicazione sostiene che Giuliani incontrò l’allora consigliere la Sicurezza Nazionale degli Usa, John Bolton, poco prima di fare la telefonata, ma Bolton si era detto contrario a farla. Giuliani e Maduro avrebbero accordato di negoziare un modo per creare una comunicazione indiretta tra Trump e Maduro.
Non è la prima volta che Giuliani è coinvolto sulle questioni relative Venezuela. Mesi fa, il quotidiano The New York Times ha scritto che l’imprenditore venezuelano Alejandro Betancourt López, residente in Spagna, contrattò i servizi dell’avvocato di Trump per aiutarlo in un’indagine penale in Florida per riciclaggio e malversazione di fondi della statale petrolifera Petróleos de Venezuela. Il 2 agosto, Giuliani avrebbe incontrato in un albergo di Madrid l’assistente del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Ma il vero motivo del viaggio dell’ex sindaco di New York era un incontro con Betancourt.
