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Sigarette elettroniche sì o no? La posizione della rivista Science

New York mette al bando le sigarette elettroniche aromatizzate. Il sindaco Bill de Blasio ha firmato una norma che ne vieta la vendita dal prossimo luglio 2020, chi contravverrà al divieto sarà sanzionato con una multa da 1.000 dollari. La norma si è fatta urgente perché le sigarette elettroniche stanno spopolando tra i più giovani proprio per la piacevolezza del gusto conferito attraverso l’aromatizzazione. L’idea del sindaco della Grande Mela è quella di tutelare in questo modo la salute dei più giovani.

Lo scorso 13 dicembre la rivista Science ha pubblicato un editoriale proprio dedicato alla diffusione delle sigarette elettroniche, soprattutto tra i più giovani. La domanda dalla quale parte la rivista scientifica è se le ecig possano essere un valido aiuto per contenere il consumo di sigarette tradizionali e tabacco da combustione o siano, invece, la via d’ingresso più semplice per i ragazzi nel mondo del tabagismo. Oltre a questo, Amy Fairchild, Cheryl Healton, James Curran, David Abrams, Ronald Bayer, gli autori dell’editoriale si domandano se gli interventi della politica americana per limitare la fruizione delle ecig possano essere realmente efficaci.

SIGARETTE ELETTRONICHE: I DIVIETI DEGLI STATI USA

Quest’estate i centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno evidenziato numerosi casi di lesioni respiratorie gravi e talvolta fatali tra i fumatori di sigarette elettroniche. Al 4 dicembre 2019, il Cdc ha riportato 2291 casi di malattie serie e 48 decessi. Il Cdc e la Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti hanno individuato nella vitamina E acetato, un additivo presente nei liquidi utilizzati per “svapare”, i responsabili di questa epidemia di malattie polmonari.

La risposta della politica non si è fatta attendere: il Massachusetts ha vietato la vendita al dettaglio e la vendita online di tutte le ecig fino a gennaio 2020, San Francisco le vieterà all’inizio del 2020, il Michigan ha vietato tutti i prodotti aromatizzati tranne quello al gusto tabacco. Persino la Casa Bianca ha fatto dichiarazioni pubbliche sul tema avanzando l’ipotesi di vietare le aromatizzazioni delle sigarette, e dunque far decrescere l’appeal tra i più giovani.

L’approccio frettoloso e proibizionista non convince del tutto gli editorialisti di Science perché l’effetto di sostituzione, tra sigarette tradizionali e sigarette elettroniche, potrebbe se non altro limitare i danni causati dal fumo di sigarette. “L’azione politica – scrive Science – ha conseguenze per coloro che non hanno mai fumato, in particolare i giovani. Ha anche implicazioni per i fumatori attuali e futuri”. Secondo le stime degli scienziati nel prossimo secolo oltre 1 miliardo di fumatori morirà prematuramente in tutto il mondo, nel 2019 saranno oltre 8 milioni di persone a morire a causa del fumo delle sigarette. Secondo stime riportate dalla prestigiosa rivista una sostituzione quasi completa tra sigarette elettroniche e sigarette tradizionali potrebbe salvare circa 1,6 milioni di persone solo negli Usa e “regalare” 20,8 milioni di anni di vita dignitosa a chi eviterebbe di ammalarsi.

LA STRADA DI SCIENCE: DIVIETO DI FUMO AGLI UNDER 21 E MONITORAGGIO DELLE EGIC

L’Institute of Medicine degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto del 2015 in cui indicava che le restrizioni all’età di 21 anni sulla vendite di sigarette avrebbero ridotto i tassi di fumo negli adolescenti e salvato vite umane. Ogni giorno oltre 2500 adolescenti statunitensi iniziano a fumare e circa 1300 adulti statunitensi muoiono prematuramente, 16 milioni di persone negli Usa soffrono di malattie legate al fumo come cancro, enfisema e altre malattie polmonari croniche debilitanti. Le cifre sono ancora più allarmanti per il futuro: 5,6 milioni di giovani statunitensi moriranno a causa del fumo, alimentando la pipeline di 35 milioni di fumatori adulti negli Stati Uniti, più della metà dei quali moriranno prematuramente, nonostante gli sforzi per prevenire l’assunzione di tutti i giovani. Sedici milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di malattie legate al fumo come cancro, enfisema, malattia polmonare cronica ostruttiva e altre malattie croniche debilitanti.

Science indica, dunque, due strade: da un lato il contrasto agli aromi che aumentano l’appeal delle sigarette tradizionali, dall’altro l’implementazione di un sistema di monitoraggio dei prodotti utilizzati per le sigarette elettroniche. “Le sfide dello svapo di nicotina richiedono anche un rigoroso sistema di sorveglianza che potrebbe rilevare tempestivamente eventuali inconvenienti – si legge nell’editoriale – simile alla sorveglianza post-vendita dei farmaci. La sorveglianza continua è il modo migliore per rilevare danni in una situazione in cui non possono esserci dati certi”.

CONCLUSIONI

In conclusione nello studio si osserva che le stime più conservative indicano che se svapare nicotina rimpiazzasse efficacemente la maggioranza del fumo di sigaretta nei prossimi 10 anni, si eviterebbero 1,6 milioni di morti premature e 20,8 milioni di anni di vita regolati per qualità, nei soli USA. Il beneficio maggiore si avrebbe proprio nei giovani. A livello mondiale, più di 8 milioni di fumatori morirà prematuramente a causa del fumo di sigaretta (e non per la sola nicotina) soltanto nel 2019. Il beneficio potenziale di questa modalità di fornitura della nicotina (regolamentata, innovativa, senza combustione) potrebbe avere un enorme impatto positivo a livello globale.

Le evidenze scientifiche indurrebbero dunque a sconsigliare l’adozione di azioni meramente proibizioniste dettate da allarmismi e volte a limitare tout court l’accesso e il ricorso alle e-cig da parte dei fumatori. Tali azioni infatti rischiano di sviare una tendenza che può invece accelerare la fine dell’uso delle sigarette, ad oggi responsabili del decesso di circa un miliardo di persone entro il secolo corrente.



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