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La magia “rinascimentale” del cinema

Cinema e Villa D’Este . Un rapporto intimo. Un dialogo segnato dallo stupore. Scenario naturale e artificiale. Immergersi in uno dei giardini più belli del mondo costituisce una delle esperienze che conquistano il visitatore per farlo sentire parte di un enorme set nel quale sognare epoche lontane piene di fascino e splendore. Un insieme di sensazioni consente di rivivere quel Rinascimento che ha rivoluzionato tutto il sistema delle arti. E in questa Villa tanti sono gli angoli nei quali è possibile avere la sensazione di incontrare i suoi “abitanti” come se fossero degli osservatori speciali sul presente. Dopo le varie esperienze musicali e teatrali a ben pensarci la residenza di Ippolito D’Este racchiude tutte le sette arti in una sintesi di bellezza e di completezza. Assistere alle proiezioni all’interno dei mirabili saloni è davvero un esperimento di realtà aumentata. Basta affacciarsi dalle finestre per un sogno che si avvera. Secondo la definizione di Akira Kurosawa il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica; e allora siamo davvero di fronte ad una magia “rinascimentale” senza tempo e senza confini.
In questo senso lodevole è l’iniziativa coordinata da direttore dell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este Andrea Bruciati ovvero prima edizione di Villae Film Festival”, che da lunedì 2 dicembre a domenica 8 dicembre ospita una rassegna dedicata alla settima arte con un programma di qualità all’interno nella splendida cornice rinascimentale di Villa d’Este a Tivoli.
Villa d’Este, dichiarata “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” dall’UNESCO, è uno dei simboli del Rinascimento italiano.
Il suo giardino è famoso in tutto il mondo per i giochi d’acqua delle meravigliose fontane.
All’interno, come in un’immaginaria grotta di Platone, gli artisti di secoli fa, con i loro pennelli, proiettarono sulle pareti e sui soffitti dei saloni di Ippolito d’Este i miti, le leggende e i racconti del loro tempo.
Entrare nella Villa è un po’ come entrare in un film. In una meravigliosa e gigantesca scatola magica.
Oggi l’arte contemporanea che ha scelto di esprimersi con il linguaggio del cinema, proprio attraverso il cinema, incontrerà la grande arte rinascimentale della Villa proiettando le storie, i sogni e i desideri del nostro tempo accanto a quelli di ieri.
Per Villae Film Festival è stata curata una selezione di documenti filmati riguardanti Villa d’Este, al cui interno sono presenti spezzoni che vanno dagli anni Trenta del Novecento, con la visita dei principi imperiali giapponesi Takamatsu, alle sfilate di moda e agli spettacoli teatrali degli anni Cinquanta e Sessanta che proprio nei giardini di Villa d’Este hanno avuto luogo.
Sempre dall’Archivio Luce provengono i materiali della raccolta Federico Fellini in frames che raccontano il grande regista italiano dai tempi dei suoi primi film come I Vitelloni o La Strada fino agli anni di E la nave va.
E se, come affermava lo stesso Fellini, l’unico vero realista è il visionario nella Villa c’è posto per ogni sogno e per i sogni di ciascuno, così reali e possibili. Basta osservare e appunto sognare.

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