Nel tweet pubblicato poco fa dalla ministra Teresa Bellanova si legge:
La #sugartax è una tassa sulla dolcezza, ecco perché siamo contrari
Si resta basiti da quanta superficialità possa essere contenuta in un singolo tweet. La legge sullo zucchero esiste da tempo in numerosi paesi EU e nel resto del mondo: Cile, Messico, UK, Francia, Danimarca. Una discussione è in corso da tempo, su richiesta delle categorie dei medici e pediatri, anche in Germania.
La tassa sullo zucchero non è una tassa sulla dolcezza. Slogan populista privo di ogni contenuto serio. Si tratta di un disincentivo alle imprese a produrre, a costi bassissmi, prodotti con alto livello di zuccheri. Cosa che danneggia soprattutto le persone con bassi redditi che, impossibilitati a pagare costi esosi per cibi “salutari” come le insalatine a 10 euro – vai a capire il perché di una cosa simile – optano per l’acquisto di beni a costi più bassi, ma anche con alte percentuali di zuccheri e grassi.
La produzione industriale di cibi come questi è un vero e proprio problema per la salute di milioni di bambine e bambini. L’obesità infantile, infatti, è in forte aumento nel mondo occidentale. Così come le malattie legate all’abuso di zuccheri, grassi e via dicendo. Sulla questione si è espressa l’organizzazione mondiale di sanità. Lo fanno enti e organizzazioni di medici in tanti paesi.
Basta di per sé la tassa sullo zucchero per eliminare il problema obesità infantile o per produrre direttamente effetti positivi sulla salute delle persone? No. Ovviamente. Servono interventi di ampio respiro di carattere educativo, informativo e incentivi tali da garantire che cibi salutari abbiano costi più accessibili. E questo, ovviamente, significa interventi politici su vasta gamma.
Incentivare invece la produzione di questi beni come accaduto fino ad oggi certamente alla salute di bambine e bambini, e alla nostra in generale, non farà bene.
Alla ministra magari un consiglio: meglio evitare di banalizzare temi così complessi e delicati per raccattare qualche voto qua e là. Gli slogan per cortesia non sulla pelle e la salute delle persone.