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La pericolosa alleanza tra Iran e Venezuela (che preoccupa gli Usa)

Il regime di Nicolás Maduro è sempre più vicino all’Iran. Il presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente, Diosdado Cabello, e il deputato Pedro Carreño hanno fatto visita all’ambasciata iraniana a Caracas per stringere “la mano amica” ed esprimere le condoglianze per la morte del generale Qassem Soleimani, abbattuto in un’operazione degli Stati Uniti.

Carreño ha firmato il libro delle condoglianze e ha detto, guardando la foto del militare iraniano: “La tua morte sarà vendicata, compagno”. Invece Cabello, numero due del regime venezuelano, ha scritto sul libro: “Viva Soleimani!, Viva Iran, Viva il popolo libero, noi ti vendicheremo!”. Carreño, ex militare ed amico dell’ex presidente Hugo Chávez, è conosciuto come l’anima bellica del governo socialista del Venezuela. A febbraio del 2019, ha fatto un discorso nella frontiera con la Colombia con un fucile in mano: “Gli Stati Uniti si azzardano a dire che il Venezuela continua a vendergli petrolio, ma che loro non lo pagheranno. Qui c’è un popolo in piedi, un popolo arrabbiato […] Se il Venezuela è aggredito militarmente dalla Colombia, risponderemo all’attacco con una guerra in tutto il territorio”. Cabello ha sostenuto che l’esercito venezuelano ha a disposizione aerei Sukhoi che potrebbero abbattere i sette fiumi che attraversano il fiume Magdalena al nord della Colombia, dividendo il Paese in due.

La sintonia tra l’Iran e il Venezuela è su diversi ambiti, come ha ricordato in un’intervista a Voz de América l’esperto di sicurezza e professore al Palm Beach State College, Luis Fleischman: “C’è una cooperazione militare, una cooperazione paramilitare, una cooperazione di propaganda e un’alleanza politica e anche alleanza commerciale. L’Iran gestisce molti pozzi di petrolio in Venezuela”. Il peso di quest’alleanza storica oggi aumenta, alla luce delle tensioni tra Stati Uniti e Iran, dopo la morte del generale Qassem Soleimani. Secondo Fleischman, senior adviser del Center for Security Policy a Washington, “si apre la possibilità che l’Iran possa attaccare o prendere rappresaglie contro gli Stati Uniti attraverso un’operazione nella regione, partendo dal Venezuela”.

Un’operazione che potrebbe contare con la copertura e il supporto logistico di cellule terroristiche legate a Teheran e posizionate da tempo in Venezuela e altri Paesi del continente latinoamericano, secondo Joseph Humire, direttore dell’organizzazione Secure Free Society. Contateci che il Venezuela aiuterà ad alcuni individui a cambiare identità e trasferirsi in America latina – ha spiegato Humire -. O per cambiare identità dal Venezuela e partire in Medio Oriente o comunque fornire sostegno logistico”.

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