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Accordi commerciali Usa-Cina. Ecco le sorprese in arrivo

Di Alessandro Strozzi

Oggi gli Stati Uniti e la Cina hanno in programma una grande cerimonia per la firma dell’accordo “fase uno” che dovrebbe risolvere la guerra commerciale Usa-Cina. Nessuno però sa esattamente cosa firmeranno, perché il testo dell’accordo non è stato ancora pubblicato.

Il segretario al Tesoro Steve Mnuchin ha respinto i rumors secondo cui gli impegni della Cina nell’accordo sono stati modificati in fase di traduzione. Naturalmente, dal momento che nessuno ha visto le versioni inglese o cinese di nessuna bozza dell’accordo, è impossibile fare un confronto per capire se le versioni inglese e cinese sono coerenti. Esiste tuttavia una possibilità molto significativa che quella cinese non sia del tutto coerente con la versione americana, problematica spesso emersa negli scontri legali tra società americane e cinesi.

In generale, se i trattati e altri accordi internazionali sono autenticati in due o più lingue, il testo è ugualmente autorevole in ogni traduzione, a meno che non sia specificamente previsto che una lingua prevarrà sull’altra. Sembra probabile che la parte cinese insisterà sul fatto che la versione in lingua cinese venga considerata altrettanto autorevole rispetto alla versione inglese.

Ottenere coerenza tra le versioni cinese e inglese di qualsiasi accordo è un grosso problema. Le aziende cinesi adorano i contratti che presentano una parte inglese più favorevole rispetto a quella cinese, per affidamento sulla buona fede della società occidentale, che farà affidamento sul fatto che la parte in lingua inglese sia quella prevalente.

La realtà è che se il contratto verrà eseguito in Cina, bisogna essere certi di sapere esattamente cosa dice effettivamente la parte in lingua cinese di quel contratto.
Gli accordi commerciali internazionali sono accordi molto complessi, e per quanto sopra detto, si spera che gli Stati Uniti non commettano l’errore di sottovalutare l’importanza di sapere esattamente cosa dice la versione in lingua cinese dell’accordo.

Vale la pena far notare che i cinesi sono stati incredibilmente silenziosi riguardo ai termini dell’accordo “fase uno”. In effetti, le autorità cinesi hanno specificamente sottolineato ai giornalisti che non avrebbero rilasciato alcun dettaglio sull’accordo, accusando la parte americana di aver cambiato posizione ripetutamente su numerose questioni.

La Cina sta senza dubbio contando sul fattore sorpresa. Non sarebbe strano che la parte cinese abbia intenzione di trarre vantaggio dall’impegno assoluto del presidente Trump alla sottoscrizione dell’accordo, per emendare all’ultimo minuto la versione in lingua cinese dello stesso. La speranza è che non emergano traduzioni incoerenti, che se presenti saranno difficilmente emendabili nell’accordo di “fase due”. Invece di risolvere le guerre commerciali tra Stati Uniti e Cina, questo accordo potrebbe serbare un grande contraccolpo che porterà ad ulteriori tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. La seconda guerra fredda continua.

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