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Il governo punti alla Silver Economy. Parla Zani (Tendercapital)

Di Antonio De Angelis

La nostra società invecchia e una delle sfide più importanti è quella di gestire questa trasformazione demografica in modo ottimale, mantenendo cioè il welfare su buoni livelli e in grado di programmare interventi a medio e lungo termine. Le statistiche sono sotto gli occhi di tutti: il numero degli over 65 è in costante aumento e si prevede che fra una decina di anni si arriverà al miliardo di individui. L’Italia, da questo punto di vista, si ritaglia uno spazio molto particolare, perché la sua è tra le popolazioni più longeve al mondo, tanto è vero che la speranza di vita è di 83 anni di età.

Assume pertanto grande rilievo la cosiddetta Silver Economy, che secondo il Centro Studi Confindustria ha un valore stimato di 16 mila miliardi di dollari. Sull’avanzata degli over 65, a ottobre 2019 Censis e Tendercapital, quest’ultimo tra i player internazionali indipendenti più attivi nel settore dell’asset management, hanno presentato un Rapporto dal titolo La Silver Economy e le sue conseguenze proprio per dare conto di questo mutamento sociale e demografico, ma anche, appunto, economico.

Secondo Moreno Zani, fondatore e presidente di Tendercapital, “l’incremento della popolazione anziana rappresenta un fenomeno significativo ed è strettamente connesso con la spesa riguardante il welfare e gli investimenti nella Silver Economy, il cui valore in Italia è valutato intorno ai 620 miliardi di euro”. Inoltre, poiché il numero degli over 65 nel mondo passerà, come ci informa il documento Onu World Population Ageing 2019, da 703 milioni nel 2019 a 1,5 miliardi nel 2050, gli anziani rappresentano senza dubbio una risorsa preziosa per il Paese. Per tale ragione, sottolinea Zani, “il governo italiano dovrebbe individuare nuove misure per la long term care”, con l’obiettivo di avviare una stagione di crescita dove il welfare si allarghi dai giovani agli anziani con investimenti mirati.

Proprio nello studio messo a punto da Censis e Tendercapital è emersa questa necessità, nella consapevolezza che la Silver Economy rappresenti una delle principali sfide a livello mondiale, insieme a quella della sostenibilità ambientale. In tal senso, spiega ancora Zani, “è necessario concepire la longevità non più come costo sociale, ma come risorsa e opportunità per il Paese. Gli anziani, infatti, hanno una quota di ricchezza media più alta del 13,5% di quella media degli italiani, mentre per i millennials risulta inferiore del 54,6%. Un dato che spiega anche perché in 25 anni si sia ridotta la spesa dei consumi familiari (-14%), mentre è aumentata quella degli anziani (+23%), che oggi spendono molto di più in cultura, svago e viaggi. Gli anziani, insomma, sono generatori di benessere. E su questa strada – conclude – sarà necessario proseguire per ripensare un nuovo modello di welfare, innovativo, solido e strutturato”.

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