“La democrazia è in crisi e occorre trovare le strategie per ridarle anima e senso”. È così che Mario Caligiuri, ordinario di pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria, racconta il suo impegno come direttore della nuova collana editoriale della Rubbettino, Pedagogia anima mundi, creata per contribuire a un profondo cambiamento della cultura nazionale.
“Con tutti i limiti, l’educazione rimane lo strumento principale per mantenere l’uomo al centro dell’universo”, sostiene Caligiuri.
“Gli studenti e la società sono profondamente cambiati ma noi continuiamo a insegnare nelle scuole e nelle università sostanzialmente come si fa dal Medioevo”, continua il direttore della nuova collana. “Oggi la pedagogia può rappresentare la regina delle scienze, a condizione di una trasformazione profonda, aprendosi all’apporto di altri saperi a cominciare dalle neuroscienze e dall’intelligenza artificiale. Non possiamo più formare professioni destinate alla disoccupazione perenne oppure lavoratori che producano un reddito per consumare, alimentando la società della disinformazione e della sorveglianza.
La pedagogia dunque come punto di incontro delle scienze e territorio di costanti sperimentazioni educative. A questo criterio risponde il comitato scientifico della collana che raggruppa studiosi e operatori dell’educazione di livello internazionale. Occorre volare alto per oltrepassare i decrepiti steccati disciplinari che hanno isterilito l’università italiana”.
Del comitato scientifico della collana infatti fanno parte i principali esponenti della pedagogia italiana: Simonetta Polenghi, direttrice del Dipartimento di Pedagogia dell’Università “Cattolica” di Milano e presidente della Società Italiana di Pedagogia; Maria Grazia Riva, direttrice del Dipartimento di Scienze Umane per la formazione “Riccardo Massa” dell’Università Milano Bicocca e presidente della Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione; Raffaella Rumiati della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, studiosa di neuroscienze cognitive a livello internazionale; Andrea Gavosto, direttore della Fondazione “Giovanni Agnelli” che si occupa in modo costante da anni dell’istruzione in Italia; Claudio Gentili, già direttore Education di Confindustria, focalizzato sul rapporto tra occupazione e lavoro; Piero Dominici, fellow della World Academy of Art & Science degli Stati Uniti e direttore scientifico del Complexity Education Project dell’Università di Perugia. La componente internazionale è rappresentata da Derrick De Kerckhove, dell’Università di Toronto, uno degli allievi più noti di Marshall McLuhan; Concepción Naval, ordinaria di Teoría dell’educazione e già prorettrice dell’Università della Navarra; Ehrenhard Skiera, professore emerito di Pedagogia generale all’Università tedesca di Flensburg.
Entusiasta dell’iniziativa culturale l’editore Florindo Rubbettino che ha affermato: “Una novità editoriale di assoluto rilievo sia per l’obiettivo di dare un contributo di rinnovamento alla disciplina, sia per il profilo del comitato scientifico e del suo direttore”.