La Russia sta interferendo nella campagna per le presidenziali: vuole fare rieleggere Donald Trump. Il New York Times riferisce che un allarme in tal senso è stato lanciato una settimana fa dai vertici dell’intelligence degli Stati Uniti, che hanno messo in guardia il Congresso, in un briefing svoltosi il 13 febbraio.
L’episodio – racconta il giornale – ha mandato su tutte le furie il magnate-presidente, nel timore che le rivelazioni fatte ai deputati possano essere utilizzate contro di lui dai democratici. Proprio da qui sarebbe nata la decisione di silurare Joseph Maguire, capo ad interim dell’intelligence statunitense, responsabile dello svolgimento del briefing, e di chiamare l’ambasciatore Richard Grenell a capo dell’intelligence nazionale.
Un recente sondaggio indicava che la maggior parte degli americani pensa che Trump stia incoraggiando interferenze straniere nelle elezioni statunitensi. Fatto da Npr, Pbs NewsHour e Marist, il rilevamento riferiva che il 50% degli intervistati ne è convinto e che ben il 56% ritiene che il presidente faccia poco o nulla per bloccare le interferenze in Usa 2020. Due elettori su cinque considerano che il voto degli americani non sia sicuro.
A renderli ancora più dubbiosi, c’è la notizia che Trump ha ingaggiato Matt Oczkowski, 31 anni, l’ex responsabile prodotto di Cambridge Analytica, la società britannica fallita che avrebbe usato illecitamente i dati di milioni di utenti Facebook per manipolare le presidenziali Usa 2016, facendo spot mirati in base a profilature psicologiche. Lo scrive Politico: la mossa di Trump suscita allarme tra i detrattori del magnate e i difensori della privacy, timorosi che il presidente ricorra nuovamente alla stessa tecnica per riconquistare la Casa Bianca. Oczkowski, che aveva già lavorato con Trump nel 2016, ha una sua società denominata HuMn Behavior.